Vicky è una giovane donna contesa da due uomini, Hao-Hao e Jack. Vicky si occupa delle relazioni pubbliche del locale notturno in cui lavorano entrambi. Uno dei due la sorveglia giorno e notte finchè....
SCHEDA FILM
Regia: Hou Hsiao-Hsien
Attori: Shu Qi - Vicky, Jack Kao - Jack, Chun-Hao Tuan - Hao-Hao, Yi-Hsuan Chen - Xuan, Jun Takeuchi - Jun, Niu Chen-zer - Doze, Ko Takeuchi - Ko
Soggetto: Chu T'ien-wen
Sceneggiatura: Chu T'ien-wen
Fotografia: Mark Lee Ping-Bin
Musiche: Lim Giong, Yoshihiro Hanno
Montaggio: Liao Ching-song
Scenografia: Hwarng Wern-Ying
Costumi: Wang Kuan-Yi
Durata: 120
Colore: C
Genere: PSICOLOGICO DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)
Produzione: 3H PRODUCTIONS, PARADIS FILMS, ORLY FILMS, SINOMOVIE.COM
Data uscita: 2002-07-05
NOTE
- IN CONCORSO AL 54MO FESTIVAL DI CANNES (2001).
- SUONO: TU DUU-CHIH, KHUO LI-CHI.
- REVISIONE MINISTERO GIUGNO/LUGLIO 2002.
CRITICA
"Nell'artistico disordine dell'esposizione, fra luci stroboscopiche e musiche a tam tam, come quelle che di solito sentiamo rimbombare nelle automobili dei nottambuli, il panorama sociologico esprime un vuoto culturale che sembra avviato a un inesorabile peggioramento. 'Millennium Mambo' è impaginato con perfetta padronanza dello stile e dichiarata neutralità morale. Allo spettatore resta il dubbio se la peggiore gioventù del ventunesimo secolo fa più pietà, rabbia, o paura". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 20 maggio 2001)
"Ancora una gemma per chi ama il cinema rarefatto e squisito dell'estremo Oriente. Dopo la deriva Parigi-Taipei di Tsai Ming-Liang ('Che ora è laggiù'), l'estate porta in sala l'ultimo Hou Hsiao-Hsien, capofila storico della new wave taiwanese, supremo distillatore di atmosfere e malinconie. Come in questo grandissimo e non sempre facile 'Millenium Mambo', film 'postumo', ambientato oggi ma narrato da una voce che parla dieci anni dopo, segnato da immagini e personaggi incancellabili. (...) Una ragazzina bellissima, due uomini: un suo coetaneo balordo, violento e ossessivamente geloso; e un gangster riservato e generoso che la ama come un padre ma non glielo dice. Una vita sprecata: droghe, neon, lavoretti, liti, discoteche, musica techno. E improvvisamente, un attimo prima che sia troppo tardi, la fuga, il fantasma di una vita diversa, un festival del cinema in Giappone, fra case innevate e vecchie locandine. Che donano al film e alla sua eroina una dimensione (una speranza?) nuova e imprevista. Lento, avvolgente, sinuoso: lo spleen dei nostri anni visto da un poeta che sembra già esserne fuori". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 5 luglio 2002)
"Hou Hsiao Hsien di Taiwan, 55 anni, magnifico regista asiatico, racconta una gioventù perduta del suo Paese, la vita notturna dei locali, le mafie insidiose. (...) La protagonista giovanissima è molto attraente e brava, il film è molto bello e triste". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 5 luglio 2002)