Milano, 30 maggio 2011: Giuliano Pisapia viene eletto sindaco sconfiggendo Letizia Moratti. È il primo successo della sinistra in città dopo 18 anni di governo della destra, un cambiamento profondo è in atto. Coordinati da Luca Mosso e Bruno Oliviero, oltre settanta cineasti raccontano le elezioni amministrative del maggio 2011, soprattutto la cronaca dell'ultima settimana di campagna elettorale: grandi eventi collettivi si alternano a ristretti incontri al vertice, politici come Stefano Boeri, architetto da poco entrato in politica con il Partito Democratico, e Matteo Salvini, eurodeputato e capogruppo della Lega Nord in Comune, discutono con i cittadini e stringono le mani agli elettori. E, ciascuno con il suo stile, affrontano privatamente e sulla scena pubblica la situazione. I milanesi, consapevoli di essere al centro di una grande trasformazione, affollano le piazze e si colorano di arancione.
SCHEDA FILM
Regia: Luca Mosso, Bruno Oliviero
Soggetto: Luca Mosso, Bruno Oliviero
Montaggio: Carlotta Cristiani, Valentina Andreoli
Durata: 100
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: BETA DIGITAL
Produzione: FILMMAKER ASSOCIAZIONE CULTURALE, FILMY WIKTORA
NOTE
- IL FILM E' STATO REALIZZATO DA VALENTINA ANDREOLI, LEONARDO ANDREOZZI, LUCIA ANDREUCCI, RICCARDO APUZZO, YUKI BAGNARDI, TOMMASO BARBARO, GIUSEPPE BARESI, PIETRO BELFIORE, CHIARA BELLOSI, PAOLO BENVENUTI, BRUNO BIGONI, CHIARA BRAMBILLA, STEFANO BREDA, GIOVANNI CALAMARI, UGO CARLEVARO, CARLO CATTADORI, BRUNO CHIARAVALLOTI, VALENTINA CICOGNA, GABRIELE CIPOLLA, STEFANO CONCA, BONIZZONI, FILIPPO CORDONE, CARLOTTA CRISTIANI, TONINO CURAGI, PIERO DE VECCHI, FEDERICO FRASCHERELLI, GIACOMO GATTI, GAIA GIANI, GIGI GIUSTINIANI, ANNA GORIO, ANTONELLA GRIECO, TERESA IAROPOLI, MARCO LAMERA, MIRKO LOCATELLI, JACOPO LOIODICE, GIOVANNI MADERNA, ALINA MARAZZI, MASSIMO MARIANI, ALICE MESSA, MATTEO MOSSI, LUCA MOSSO, JACOPO MUTTI, SIMONE OLIVERO, BRUNO OLIVIERO, ENRICO ORTU, ANDREA PAROLIN, CLAUDIO PASTAFIGLIA, GIANFILIPPO PEDOTE, DANIELA PERSICO, PAOLA PIACENZA, MARIA CHIARA PICCOLO, CARLO PREVOSTI, ANTONIO PUHALOVICH, TITTA COSETTA RACCAGNI, RAFFAELE REZZONICO, STEFANIA ROSSI, LUCA SABBIONI, PAOLO SABINI, ALBERTO SAIBENE, GIUSEPPE SALERNO, ALBERTO SANSONE, MASSIMO SCHIAVON, VERONICA SCOTTI, GABRIELE SOSSELLA, MARINA SPADA, TEKLA TAIDELLI, GIUDITTA TARANTELLI, GUIDO TARGETTI, ALESSANDRO TORCHIANI, DANIELE VASCELLI, LUIGI VITIELLO, STEFANO ZOJA, COORDINATI DA LUCA MOSSO E BRUNO OLIVIERO, CON LA COLLABORAZIONE DI PAOLA PIACENZA E ALBERTO SAIBENE.
- FUORI CONCORSO AL 64MO FESTIVAL DI LOCARNO (2011).
CRITICA
"Risultato del lavoro collettivo di un piccolo esercito di filmaker, con la supervisione di Luca Mosso e Bruno Oliviero, 'Milano 55,1. Cronaca di una settimana di passioni' è esattamente quel che dice il titolo: una cronaca dell'elezione di Giuliano Pisapia a sindaco di Milano, dall'ultima settimana della campagna elettorale alla giornata del voto, al ballottaggio. In schieramento è inequivocabile e molte immagini trasmettono la felicità del 'popolo arancione'; ma senza trionfalismi e con un apprezzabile equilibrio, che riesce a rendere omogeneo un documentario a tante mani. La buona idea è stata di focalizzare principalmente su due politici in 'par condicio': il candidato del Pd Stefano Boeri e Matteo Salvini, capogruppo della Lega Nord al Comune. Mostrando l'aplomb del primo ma senza nascondere gli aspetti divertenti del secondo: esilarante, addirittura, quando commenta con i compagni di partito la 'trovata' morattiana di chiamare in soccorso Gigi D'Alessio." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 8 agosto 2011)
"La vittoria del neosindaco Giuliano Pisapia che ha sconfitto Letizia Moratti alle ultime elezioni comunali a Milano viene invece raccontata con spezzoni girati da una cinquantina di registi seguendo l'ultima settimana prima del voto decisivo a margine della campagna di due esponenti politici: il leghista Matteo Salvini e il capogruppo del Pd, Stefano Boeri, un patchwork interessante, rivelatore e anche onesto nel dare voce equilibrata alle due parti. (...) Non una celebrazione della sinistra che espugna la capitale economica italiana in mano alla destra da 18 anni, ma il racconto delle due anime del popolo di centrodestra e di quello del centrosinistra, quest'ultimo meno rappresentato: non si vede un operaio, uno studente e nemmeno molto quella borghesia meneghina che si è spostata verso il nuovo secondo le analisi post-voto. L'inizio è la riproposizione di immagini sulla vittoria della Lega di Formentini nel 1993, uno choc politico. Poi seguendo Salvini e Boeri, senza propaganda e con molta sostanza, si viaggia nella campagna elettorale e nelle ragioni di una vittoria e di una sconfitta, entrambe non annunciate." (Oscar Cosulich, 'Il Mattino', 8 agosto 2011)