Cosa fanno un figlio cinquantaduenne e una madre ottantacinquenne vittime di un rapporto irrisolto e conflittuale e con una passione in comune (il cinema)? Un film... documentario. Specialmente se lui è un regista, lei un'attrice (da giovane), ed entrambi hanno nostalgia di apparire sul grande schermo: con ironia e surrealismo, giocando con realtà e finzione, senza evitare i nodi (universali) della relazione parentale. E dove l'affetto si nasconde dietro recriminazioni e vendette. Tutto questo nel mentre si va alla ricerca di un film in cui la donna ha recitato sessant'anni fa, quando era una gran bella figliola: lì ebbe il suo ruolo più importante, che, per ragioni inesplicabili, non ha mai voluto vedere!
SCHEDA FILM
Regia: Mario Balsamo
Attori: Silvana Stefanini - Se stessa, Mario Balsamo - Se stesso
Soggetto: Silvana Stefanini - idea, Mario Balsamo
Sceneggiatura: Mario Balsamo, Michele Pellegrini - collaborazione
Fotografia: Simone Pierini
Musiche: Vittorio Cosma
Montaggio: Benni Atria
Suono: Marco Saveriano, Stefano Sabatini, Davide Pesola
Altri titoli:
My Mother Is an Actress
Durata: 78
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: HASENSO CON RAI CINEMA
Distribuzione: BIM/CINEAMA
Data uscita: 2016-08-25
TRAILER
NOTE
- PRODUZIONE ESECUTIVA: BIBI FILM.
- PRODUTTRICI ESECUTIVE: MATILDE BARBAGALLO, ISABELLA SPINELLI.
- FILM RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO-DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA; REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE LAZIO FONDO REGIONALE PER IL CINEMA E L'AUDIOVISIVO.
- IMMAGINI: SIMONE PIERINI, ANDREA BERSANI, ANGELO MAROTTA.
- IN CONCORSO AL 33. TORINO FILM FESTIVAL (2015).
CRITICA
"Un regista incline all'autobiografismo stralunato dedica un ritratto affettuoso e beffardo alla sua anziana genitrice e al loro accidentato rapporto prima che sia troppo tardi: è 'Mia madre fa l'attrice' di Mario Balsamo (...), che prosegue sulla linea a cavallo tra finzione e scavo nella memoria felicemente inaugurata dal dolente e spericolato 'Noi non siamo come James Bond' (uno scavo che non dice mai 'Io', troppo facile, ma cerca sempre di dire 'Noi', faccenda più complessa). (...) se non sempre raggiunge l'intensità di 'Noi non siamo come James Bond', aggiunge un capitolo molto personale alla fitta schiera dei film 'edipici', da 'Mia madre' di Moretti a 'N-capace' di Eleonora Danco, passando per 'Tutto sua madre' di Guillaume Gallienne. Cinema e psicanalisi del resto sono perfettamente coetanei. Una ragione ci sarà." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 agosto 2016)
"Un piccolo film, surreale ed emotivo, ma non trascurabile: la storia privata di Mario e Silvana trova pubblico racconto, il loro (dis)amore il nostro specchio, la nostalgia il futuro." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 25 agosto 2016)