Sotto le feste di Natale, a causa di una tempesta di neve, cinque ragazzi minorenni in viaggio senza accompagnatore restano bloccati nell'aeroporto internazionale Hoover di Chicago e vengono presi in custodia da Oliver e Zach, due impiegati dell'aeroporto addetti alle relazioni con il pubblico. I ragazzi, eludendo la sorveglianza, si rivelano particolarmente vivaci e riescono a mettere a soqquadro l'intero aeroporto...
SCHEDA FILM
Regia: Paul Feig
Attori: Lewis Black - Oliver, Wilmer Valderrama - Zach Van Bourke, Tyler James Williams - Charlie, Dyllan Christopher - Spencer Davenport, Brett Kelly - Timothy "Beef" Wellington, Gina Mantegna - Grace Conrad, Quinn Shephard - Donna Malone, Paget Brewster - Valerie Davenport, Rob Corddry - Sam Davenport, Dominique Saldana - Katherine Davenport, Jessica Walter - Cindi, Rob Riggle - Hoffman, capo delle guardie, Michelle Sandler - Mary Lynn, David Koechner - Ernie, Tony Hale - Alan Davies, Cedric Yarbrough - Melvin Goldfinch, Kristen Wiig - Carole Malone
Soggetto: Jacob Meszaros, Mya Stark
Sceneggiatura: Jacob Meszaros, Mya Stark
Fotografia: Christopher Baffa
Musiche: Michael Andrews
Montaggio: Brad E. Wilhite, George Folsey Jr.
Scenografia: Aaron Osborne
Costumi: Lisa Tomczeszyn
Effetti: Jon Farhat
Altri titoli:
Grounded
Durata: 90
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM, SUPER 35 (1:2.35)
Produzione: WARNER BROS. PICTURES, DONNERS' COMPANY, VILLAGE ROADSHOW PICTURES
Distribuzione: WARNER BROS. ITALIA
Data uscita: 2007-01-05
CRITICA
"Sulla scia dei vari "Mamma, ho perso l'aereo", anche qui un gruppo di ragazzini terribili rimane bloccato, per una nevicata, all'aeroporto di Chicago. (...) Per adolescenti." (Federica Lamberti Zanardi, Il Venerdì, 5 gennaio 2007)
"Commedia su ragazzi irrefrenabili, ribelli, astuti, veloci, diretta da un attore e regista televisivo. (...) Nella estrema confusione contemporanea, sembra sempre più difficile per il cinema americano trovare quello che un tempo veniva definito 'film per ragazzi' o 'film per famiglia'. Si affastellano vecchi stili ad imitazione dei successi del passato, tentativi d'innovazione violenti o bislacchi o il patetico-umoristico detestabile. Pare che, diversamente dai fabbricanti di moda giovanile, di elettronica, di motociclette o di dolci, i produttori di cinema non conoscano più i loro consumatori: nel primo week-end di uscita nella sale americane, 'Mi sono perso il Natale' ha incassato appena quattro milioni di dollari ."(Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 5 gennaio 2007)