Doug Kinney ha moglie, due figli, un lavoro impegnativo e non riesce a trovare il tempo per conciliare le cose che vorrebbe fare. Un giorno incontra un esperto in genetica, il dottor Owen Leeds, che gli prospetta l'opportunità di recuperare il controllo della sua vita facendosi clonare, cioè riproducendo se stesso. Dopo molte esitazioni, Doug accetta l'esperimento: si ritrova così con una sua copia con la quale comincai a convivere. Ma, passato il primo periodo, si verifica che due Doug non bastano, perchè nel frattempo la moglie di Doug, Laura, ha iniziato a lavorare e non vuole più essere l'unica a seguire i figli. Nasce così un Doug tre, e poi un Doug quattro, ma il terzo è sempre meno uguale al primo, e anzi l'ultimo è svitato e fuori di testa. Doug l'originale non è più in grado di controllare la situazione e Laura, che non riconosce più il marito, decide di lasciarlo. Solo quando Doug capisce di dovere recuperare se stesso e la propria individualità è in grado di tornare dalla moglie e di recuperare le cose importanti, rinunciando a fare quelle superflue. I tre Doug clonati si allontanano e cominciano una vita autonoma e indipendente.
SCHEDA FILM
Regia: Harold Ramis
Attori: Michael Keaton - Doug Kinney, Andie MacDowell - Laura Kinney, Harris Yulin - Dottor Leeds, Richard Masur - Del King, Eugene Levy - Vic, Obba Babatundé - Paul, Ann Cusack - Noreen, John de Lancie - Ted, Brian Doyle-Murray - Walt, Robert Ridgely - Padre Di Laura, Zack Duhame - Zack Kinney, Katie Schlossberg - Jennifer Kinney, Judith Kahan - Franny, Dawn Maxey - Beth, Kari Coleman - Patti, Steven Kampmann - Allenatore Jack, Michael Milhoan, Skip Stelllrecht, Robin Duke - Segretaria, Suzanne Harrington - Madre Di Den, Glenn Shadix - Ispettore, Dennis R. Lyell - Operaio Edile, Julie Rowen - Robin, James Piddock - Maitre
Soggetto: Chris Miller
Sceneggiatura: Chris Miller, Lowell Ganz, Babaloo Mandel, Mary Hale
Fotografia: László Kovács
Musiche: George Fenton
Montaggio: Craig P. Herring, Pembroke J. Herring
Scenografia: Jackson De Govia
Costumi: Shay Cunliffe
Effetti: Tom Ryba, Richard Edlund
Durata: 110
Colore: C
Genere: FANTASY
Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION - TECHNICOLOR
Tratto da: TRATTO DAL RACCONTO DI CHRIS MILLER
Produzione: TREVOR ALBERT, HAROLD RAMIS
Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILM ITALIA (1996) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO
NOTE
REVISIONE MINISTERO OTTOBRE 1996
CRITICA
"Divertente e ben scritto (però il pubblico statunitense l'ha rifiutato), "Mi sdoppio in 4" si inserisce in quel filone di commedia paradossale che Ramis rinverdì con "Ricomincio da capo" anch'esso interpretato da Andie MacDowell." (Michele Anselmi, L'Unità, 9/11/1996)
"Ramis porta alle estreme conseguenze la scissione e il conflitto di personalità e gestisce con ritmo e fantasia gli scambi di persona e gli equivoci a catena che i quattro Doug mettono inevitabilmente in moto con frenetici trasformismi ( i tre cloni che vivono nel garage si alternano continuamente a Doug, restituendolo di volta in volta a Laura con contraddizioni, vuoti di memoria, cambi improvvisi di umore) ed effetti esilaranti di 'screwball comedy' anni '40 (lo scambio delle coppie al ristorante)." ( Alberto Castellano, Il Mattino, 17/11/1996)