David Keller, ex rivoluzionario tedesco del '68, è profondamente deluso dalla inutile vita che conduce da anni. Ora egli lavora a Londra come critico, beve moltissimo, ed ha abbandonato incompiuto il libro che aveva iniziato con entusiasmo. La sua affezionata amica Catherine lo esorta a riprendere a scrivere, e, perchè possa lavorare indisturbato, gli offre per un anno la casa che possiede in Italia nella campagna toscana. Egli accetta di andarvi presto. Ma poi David riceve da Amburgo una misteriosa telefonata da parte di un ex compagno di lotta del '68, Manfred, il quale, sicuro che egli abbia ancora le idee di una volta, gli comunica che Vargas, un ex torturatore nazista poi trasferitosi in Cile, dove ha ucciso molte persone, giungerà presto in Inghilterra, e si sta preparando un brillante avvenire. Cosicchè, invece di pagare le sue colpe, riuscirà, come tanti criminali nazisti, a godersi la vita. Manfred esorta perciò David ad uccidere quest'uomo per punirlo, ma egli resta indeciso. Però ben presto Manfred gli ordina di sospendere il piano per l'assassinio; infatti ora Vargas può essere molto più utile da vivo che da morto, perchè è disposto a provare l'intervento degli USA nel Salvador pur di salvarsi la vita, che sa minacciata. David è disgustato dall'opportunismo di Manfred. Quando poi incontra Sarah Yelin, una donna triste e sfiorita che ha visto suo marito ucciso da Vargas, ed è stata torturata tanto ferocemente da aver abortito, è commosso dalla dolorosa drammaticità dei suoi racconti, e decide di uccidere Vargas, che intanto è giunto a Londra. Introdottosi con uno stratagemma nella sua stanza in albergo, Keller lo ammazza colpendolo alla testa con un tubo di ferro, che si è appositamente procurato, poi fugge, distruggendo ogni prova contro di sé. Incontra in seguito Manfred ad Amburgo, e questi furibondo, lo insulta violentemente, accusandolo di essere solo uno stupido sentimentale, un vero caso d'infantilismo mentale, finchè David lo uccide, colpendolo alla testa con un pesante posacenere. Infine, impossessatosi di documenti che lo riguardano, Keller fugge e raggiunge in Toscana la casa offertagli da Catherine, dove si chiude, serrando porte e finestre: sarà la sua prigione.
SCHEDA FILM
Regia: Andi Engel
Attori: Jeroen Krabbé - David Keller, Susannah York - Catherine Lanham Franck, Ulrich Wildgruber - Manfred, Jane Gurnett - Sarah Yelin, Katie Hardie - Rachel Lanham Franck, Saul Reichlin - Dott. Adolfo Vargas, Mouchette Van Heisdingen - Impiegata Reception, Detief Berthelsen - Dott. Berger, John Joyce - Macellaio, John Sparkes - Roger Dere
Soggetto: Lewis Rodia, Andi Engel
Sceneggiatura: Andi Engel, Lewis Rodia
Fotografia: Denis Crossan
Musiche: Simon Fisher-Turner
Montaggio: Christopher Roth
Scenografia: Jock Scott
Durata: 88
Colore: C
Genere: THRILLER
Specifiche tecniche: PANORAMICA
Produzione: COLIN MACCABE PER BRITISH FILM INSTITUTE (BFI), CHANNEL FOUR FILMS, FILM FONDS, HUMBURGER FILMBÜRO, LICHTBLICK FILM- UND FERNSEHPRODUKTION, NORDDEUTSCHER RUNDFUNK (NDR)
Distribuzione: MIKADO FILM (1990) - EMPIRE VIDEO, GENERAL VIDEO, SAN PAOLO AUDIOVISIVI
CRITICA
"Il film pur partendo dalla inaccettabile convinzione che il '68 fu una palestra per potenziali assassini, è di buona fattura, si adagia nelle regole della suspense, fa largo uso di silenzi e carrellate e complica la vita dello spettatore con il suo puzzle." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera')
"'Melancholia', bel titolo per un thriller politicoesistanziale... Con una conclusione inquietante, se si riferisce ai doveri di un intellettuale europeo di sinistra del 1989." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica')