A Napoli Matilda Punzo, trentenne, volendosi sposare si vede morire ben tre fidanzati uno dopo l'altro. Messo allora un annuncio su un giornale, conosce Torquato, amante di musica e pittore dilettante del genere astratto, che lavora presso la biblioteca di un Istituto culturale cittadino. I due simpatizzano subito, ma sia il marchese Manfredi (padre di uno dei fidanzati defunti), sia Alex, fratello di Matilda, scoraggiano il candidato: la ragazza sembra portare sfortuna. A Torquato in effetti qualche incidente capita (un ruzzolone dalla bicicletta, giusto quando va a presentarsi ai futuri suoceri; un mancato affogamento mentre rema nella prediletta barca). Ma Matilda è testarda e non demorde: prepara la sorpresa di una esposizione delle opere (sottratte all'amato bene), nelle quali una gallerista ha individuato, ribattezzando il giovanotto per il "vernissage" con il nome d'arte di Thor, un talento genuino. Eppure l'iniziativa non va a genio al pittore, che dà della ladra a Matilda e la invita a scomparire dalla propria vita. La mostra ha grande successo e il ricavato delle vendite è donato da Torquato all'Istituto, che, in mancanza di finanziamenti, sta per chiudere. Ma ora il giovane vuol fare le proprie scuse all'innamorata, che è fuggita. Con il fratello ne insegue la macchina e qui scopre che il colpevole della fine dei precedenti pretendenti e della sinistra fama che aleggia su Matilda è proprio costui, bizzarramente desideroso che il nucleo familiare dei Punzo rimanga intatto. Un sorpasso azzardato fa precipitare su una scarpata l'auto di Alex, che muore, mentre Torquato finisce tutto ingessato in ospedale. Non tanto, tuttavia, da non poter abbracciare teneramente quella cocciuta Matilda, vogliosa di amore e ormai sicuro che di sfortuna non si dovrà parlare mai più.
SCHEDA FILM
Regia: Antonietta De Lillo, Giorgio Magliulo
Attori: Carla Benedetti - Matilda Punzo, Silvio Orlando - Torquato, Milena Vukotic - La Madre, Gianni Agus - Il Padre, Tino Schirinzi - Il Professore, Luigi Petrucci - Alex Punzo, Vanna Polverosi - La Governante, Carmen Scivittaro, Giorgio Magliulo, Mario Santella, Antonietta De Lillo
Soggetto: Antonietta De Lillo, Graziano Diana, Giorgio Magliulo
Sceneggiatura: Antonio Fiore, Stefano Masi, Graziano Diana
Fotografia: Giorgio Magliulo
Musiche: Franco Piersanti
Montaggio: Simona Paggi
Scenografia: Paola Bizzarri
Durata: 90
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: ANGIO FILM, SO.CO.F.IMM.PARTECIPAZIONI
Distribuzione: MIKADO FILM (1990) - EMPIRE VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO
CRITICA
"Fra i comprimari c'è un attore di alta statura, Tino Schirinzi, utilizzato troppo poco dal cinema. E c'è finalmente la Napoli della cultura, non quella del folclore o della camorra." (Giovanni Grazzini, 'Il Messaggero').
"Il film è avvolto in un clima poco convenzionale: napoletano senza invadente napoletanità, giovane senza compiacimento giornalistico; strutturato intorno ad una traccia thrilling senza rinunciare a valorizzare le minuzie comportamentali, ad essere termometro dei sentimenti nella società contemporanea: come ci si aspetta da un film d'autore." (Paola D'Agostini, 'la Repubblica').
"Una storiellina cui due registi giovani, Antonietta de Lillo e Giorgio Magliulo, non sono riusciti mai a dare i toni giusti." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo').
"Il film prende lo spunto da un espediente tipicamente meridionale, la "patente" pirandelliana della jella, traducendola in una commedia non folkloristica, anzi anche un pochino americana nei tempi stretti, nel montaggio rapido, nei puntini di sospensione sulle psicologie." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della sera').
"Già l'abbrivo del film, quasi alla Truffaut, è di folgorante ironia e tenerezza. Non poco merito hanno i due interpreti. Carla Benedetti un'esordiente già matura con larga gamma di registri interpretativi, e Silvio Orlando con quella sua recitazione falsomelensa così vera."