Durante un picnic un giorno Marie-Jo mette la lama del coltello sul suo polso. Vorrebbe morire perchè non riesce a scegliere tra suo marito Daniel e il suo amante Marco che ama con la stessa intensità. Ma la vita di ogni giorno continua, le stagioni si susseguono, Daniel continua a costruire case e Marco seguita ad andare per mare. Anche un gesto così estremo come tagliarsi le vene non risolverebbe il problema perchè come il sole sorge e tramonta ogni giorno, così Marie-Jo ogni giorno si sente divisa tra i suoi due amori.
SCHEDA FILM
Regia: Robert Guédiguian
Attori: Ariane Ascaride - Marie-Jo, Jean-Pierre Darroussin - Daniel, Gérard Meylan - Marco, Julie-Marie Parmentier - Julie, Jacques Boudet - Jean-Christophe, Yann Trégouët - Sylvain, Frédérique Bonnal - Madame Fauvelet, Souhade Temimi - Collega di Marie-Jo, Maia Seuleyan - Signora alla pedalina, Frederic Garbe - Toubib, Danielle Stefan - Invitata alla festa, Axel Koehler - Comandante tedesco, Jacques Germain - Pilota
Soggetto: Jean-Louis Milesi, Robert Guédiguian
Sceneggiatura: Robert Guédiguian, Jean-Louis Milesi
Fotografia: Renato Berta
Montaggio: Bernard Sasia
Scenografia: Michel Vandestien
Costumi: Catherine Keller
Altri titoli:
Marie-Jo and Her 2 Lovers
Durata: 124
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Produzione: AGAT FILMS & CIE, FRANCE 3 CINEMA, CANAL+, CENTRE NATIONAL DE LA CINEMATOGRAFIE, COFIMAGE, GIMAGES 5, IMAGES 2, LE STUDIO CANAL+, PROCIREP, SOFICA FRANCE TELEVISION IMAGES, STUDIO IMAGES 2
Distribuzione: BIM DISTRIBUZIONE
Data uscita: 2002-11-15
NOTE
- IN CONCORSO AL FESTIVAL DI CANNES 2002.
- REVISIONE MINISTERO OTTOBRE/DICEMBRE 2002.
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL SETTEMBRE 2005 HA TOLTO IL DIVIETO AI MINORI DI 14 ANNI.
CRITICA
"Nell'epilogo il regista marsigliese ricorre all'aiuto metafisico del Fato, caro al repertorio di Carné e Duvivier. Fino ad allora il film è eccellente, intenso, preciso nel descrivere le sofferenze d'amore, interpretato splendidamente da Ariane Ascaride e dagli altri attori-feticcio di Guédiguian: quando subentra il destino il tono scade un po'." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 17 maggio 2002)
"Interpreti semplici, naturali, bravissimi: e sullo sfondo, anzi più che sullo sfondo, come sempre in Guédiguian, l'azzurro mare di Marsiglia. Se non fosse per le scene di sesso, del resto misurate, si penserebbe ad un Olmi prima maniera, ma l'avvenire è fosco". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 17 maggio 2002).
"Mediterraneo e morte, ma per amore, anche in 'Marie-Jo et ses deux amours', scritto e diretto dal marsigliese ex comunista Robert Guédiguian, ormai riconvertito dal social-politico al social-sentimentale, genere 'Dramma della gelosia', di Ettore Scola (1969). (...) Finale amaro per una commedia sexy, almeno per gli spettatori della seconda età. La Ascaride è la moglie del regista, e lui la mostra spesso nuda, perché si possa invidiargliela. Intorno a loro, i soliti attori del clan Guédiguian, che sanno a memoria che cosa il regista vuole da loro". (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 17 maggio 2002)
"Guédiguian usa i suoi attori e la sua Marsiglia di sempre ma cambia completamente registro. (...) Un film luminoso e crudele fatto di piccole notazioni esatte, di attimi colti al volo, di paesaggi e colori. Ma soprattutto di una stessa appassionata attenzione ai gesti dell'amore e ai gesti del lavoro. Due facce della stessa medaglia a ben vedere, che l'autore franco-armeno di 'Marius et Jeannette' riunisce come pochi altri avrebbero saputo fare". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 17 maggio 2002)
"Sorpresa: in 'Marie-Jo e i suoi due amori' Robert Guédiguian usa volti e paesaggi di sempre per raccontare non la lotta di classe ma la gioia di vivere, lo splendore delle spiagge d'estate, la pelle dorata di sua moglie Ariane Ascaride, ripresa con tale amore da essere irresistibile. E insieme il tarlo che la rode, l'insoddisfazione che spinge questa moglie e madre felice fra le braccia di un altro. Pur continuando ad amare anche il marito, a voler condividere tutto con lui. Luminoso, crudele, sorprendente. Un Jules e Jim marsigliese e contemporaneo". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 15 novembre 2002)
"Immerso nella realtà solare e mediterranea di Marsiglia come i precedenti film di Guediguian, 'Marie Jo e i suoi due amori' è una commedia palpitante guastata da un finale tragico dove per risolvere la situazione l'autore non trova di meglio che ricorrere al destino". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 16 novembre 2002)