Tre pescatori, che sono ritornati dall'America con qualche risparmio, decidono di tentare la pesca con una barca a motore. La iniziativa è ostacolata dallo scetticismo dei pescatori locali e dalla ostinatezza del proprietario di un vecchio bastimento, che non vuole cederlo ai tre amici. Essi, però, riescono ugualmente a salpare e a fare ottima pesca; ma, sulla via del ritorno, le caldaie del vecchio vapore non resistono e la nave naufraga. Atterriti dalla sciagura, che è costata la vita ad un bimbo appassionato del mare imbarcatosi con loro di contrabbando, i tre vorrebbero rinunciare; ma è proprio la mamma della piccola vittima che, memore dell'entusiasmo del suo piccino, li aiuta a vincere ogni difficoltà e a organizzare con una bella nave la pesca a motore.
SCHEDA FILM
Regia: Mario Baffico, Ignazio Ferronetti
Attori: Osvaldo Genazzani - Il Contrabbandiere, Cesco Baseggio - Zane, Luisella Beghi - Figlia Del Pescivendolo, Ugo Ceseri - Archimede, Lauro Gazzolo - Cav. Perasso, Giovanni Grasso - Liborio Il Capitano, Enzo Taormina - Pierino, Silvio Bagolini - Ippolito, Nando Bruno - Il Pescatore, Carlo De Cristofaro - Il Pescivendolo, Virginia Balistrieri - Maria, Cordonato, Guido Notari - L'Ubriaco, Amina Pirani Maggi - La Moglie Del Pescatore, Amedeo Perilli - Il Vagabondo, Giorgio Covi, Corrado De Cenzo, Amedeo Ficarra, Aristide Garbini, Ferruccio Manzetti, Renato Chiantoni, Dante Ciriaci, Antonio Corevi, Oreste Fares - Il Legale, Giovanni Dolfini - Pecetto
Soggetto: Vittorio Nino Novarese
Sceneggiatura: Vittorio Nino Novarese, Mario Baffico
Fotografia: Piero Pupilli
Musiche: Franco Casavola
Montaggio: I Ferronetti
Scenografia: Alberto Tavazzi
Durata: 97
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Produzione: TULLO TAORMINA PER LA DIANA - ENIC
Distribuzione: ENIC
NOTE
SCENEGGIATURA NON ACCREDITATO: ETTORE M. MARGADONNA.
MUSICA DIRETTA DA UGO GIACOMOZZI.
CRITICA
"(...) Baffico, in "terra di nessuno" si rivelò un giovane di seri propositi e di molta coscienza. (...) "Mare", invece, mi ha deluso, e da un soggetto simile (la vita dei marinai di un motopeschereccio) un grande regista avrebbe ricavato un ben altro film di questo, povero di accenti veramente schietti, ondeggiante tra un manierismo di cattiva lega e un verismo alquanto falso, privo di quel rigore stilistico, di quell'ambientazione nitida e ferma che tali pellicole soprattutto esigono, per riscire commeventi e persuasive". (A. Franci, "Illustrazione Italiana" n. 37 del 19/9/1940)