Una ragazza francese, per evitare conseguenze penali al fratello che ha ferito un amico in un alterco di giuoco, si dichiara in relazioni con il, ferito stesso, e può così far riconoscere all'attentato una causale d'onore. Lo scandalo che questa sua dichiarazione suscita la costringe a riparare in Italia, come dama di compagnia presso una baronessa. Quivi desta simpatia ed affetto nel figlio della nobile signora, ma il matrimonio è reso impossibile dall'opera malevola di alcuni conoscenti che informano la baronessa del passato della ragazza. Costei narra la verità alla signora ed è creduta ma, ciononostante, vuole lasciare egualmente la casa. E' la baronessa, allora, che riesce a provare l'onestà incontaminata della fanciulla e può così acconsentire alle nozze tra lei e il suo figliolo.
SCHEDA FILM
Regia: Guido Brignone
Attori: Mario Ferrari, Luigi Pellegrini, Annamaria Ramella, Simona Arri, Rina Mole', Guglielmo Barnabò, Caterina Boratto - Marcella, Mino Doro - Renato, Aristide Baghetti, Paolo Stoppa, Lalette Redere, Giuseppe Addobbati, Nada Fiorelli, Giampaolo Rosmino, Emma Gramatica - Baronessa Conturi, Antonio Centa - Oliviero
Sceneggiatura: Carlo Bugiani, Aldo Vergano
Fotografia: Otello Martelli
Musiche: Salvatore Allegra
Scenografia: Guido Fiorini, Alfredo Manzi
Durata: 76
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: TRATTO DAL DRAMMA OMONIMO DI VICTORIEN SARDOU
Produzione: APPIA - LIVIO PAVANELLI PER LA SAFA
Distribuzione: SAS
CRITICA
"(...) Purtroppo Pavanelli, che pure è un produttore abile ha sbagliato ad azzardare Caterina Boratto, sulla sola scorta del riuscito debutto di "Vivere", in una parte che esige fiato drammatico e mezzi sicuri. Ella è sempre bella e gentile, ma ancora troppo inesperta e la sua Marcella pietosa ma statica, non riesce a toccare la sensibilità teatrale dello spettatore. L'unico personaggio vivo è la vecchia baronessa, alla quale Emma Gramatica presta tutto il suo gioco sfumato e il mordente della sua scienza scenica. (...)". (F. Sacchi, "Corriere della Sera", 1/12/1937)