Marcel!

3.5/5
Era mia madre: convince l'esordio al lungometraggio di Jasmine Trinca, a Cannes in Séances spéciales

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FRANCIA 2021
Una bambina ama sua madre, ma sua madre ama Marcel, il suo cane. Un evento imprevedibile le porterà in viaggio, avvicinandole e svelando loro, oltre ogni dolore, le vie grandi e segrete dell'amore.
SCHEDA FILM

Regia: Jasmine Trinca

Attori: Alba Rohrwacher - Madre, Maayane Conti - Figlia, Giovanna Ralli - Nonna, Umberto Orsini - Nonno, Dario Cantarelli - Spasimante, Valentina Cervi - Cugina, Valeria Golino - Analista, Giuseppe Cederna - Amica Elegante

Sceneggiatura: Jasmine Trinca, Francesca Manieri

Fotografia: Daria D'Antonio

Musiche: Matti Bye

Montaggio: Chiara Russo

Scenografia: Ilaria Sadun

Costumi: Marta Passarini

Suono: Giulio Previ, Silvia Orengo, Francesco Mauro

Durata: 93

Colore: C

Produzione: OLIVIA MUSINI PER CINEMAUNDICI, BÉRÉNICE VINCENT E LAURE PERLEANI PER TOTEM ATELIER, RAI CINEMA IN COLLABORAZIONE CON PHON FILMS

Distribuzione: VISION DISTRIBUTION (2022)

Data uscita: 2022-06-01

TRAILER
NOTE
- OPERA PRIMA DI JASMINE TRINCA. - CON IL SOSTEGNO DI: REGINO LAZIO - AVVISO PUBBLICO ATTRAZIONE PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE (POR FESR LAZIO 2014-2020), REGIONE LAZIO - FONDO REGIONALE PER IL CINEMA E L'AUDIOVISIVO, MIC - DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO. - PRESENTATO AL 75. FESTIVAL DI CANNES (2022), SEZIONE 'SÉANCES SPÉCIALES'.
CRITICA
"Costruito in dieci capitoletti dai titoli evocativi, l'esordio nella regia di Jasmine Trinca nasce da uno spunto autobiografico sublimato in forma di favola chaplinian/felliniana. Senz' altro da lodare l' ambizione della neo-autrice di rifarsi a modelli alti surreal /brechtiani fra cinema e teatro, senza scendere a compromessi con il mercato; e tuttavia il suo è un esercizio di stile che resta programmatico e vanifica il fondo di verità del film. " (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 02 giugno 2022) "Debutto girovago e impressionista di Jasmine Trinca che somma sollecitazioni della brillante carriera con risvolti cinefili chic, un monologo da salotto radical in cui soccombe la prevista forza poetica di un racconto agitato dalla memoria di un rapporto filiale.Ambientata in luoghi irreali della fantasia fanciullesca, la storia della mamma artista di strada e della sua bimba (e nonna Giovanna Ralli che offre momenti vitali), del cane Marcel che siede sul titolo e muore, tutto si mescola in un sentimentale affido alla suggestione individuale, come un giro in un luna park mistico trash ispirato a un corto della stessa autrice." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 09 giugno 2022)