Manon è una bellissima donna amante del lusso che, con la complicità del fratello Jean-Paul, si accompagna a uomini diversi che le fanno fare la bella vita. Un giorno Manon conosce il giornalista Des Grieux con cui inizia una relazione, senza però abbandonare il proprio stile di vita. Scoperto che Manon sta frequentando il ricco play-boy Simon, Des Grieux decide di accettare l'incarico di un reportage a Stoccolma. La ragazza, temendo realmente di perderlo, lo raggiunge e lo riconquista salvo poi tornare alla sua vecchia vita una volta fatto ritorno in Francia. Manon, infatti, inizia a frequentare l'industriale Ravaggi, che è intenzionato a sposarla ma è talmente geloso da aver nascosto un microfono per spiarla. Des Grieux approfitta così dello stratagemma per smascherare i veri sentimenti di Manon e riprendersi l'amata nonostante tutto.
SCHEDA FILM
Regia: Jean Aurel
Attori: Catherine Deneuve - Manon, Jean-Claude Brialy - Jean-Paul, Sami Frey - François Des Grieux, Elsa Martinelli - Annie, Robert Webber - Ravaggi, Paul Hubschmid - Simon, Claude Génia - Moglie di Simon, Jean Martin - Georges, cameriere, Dante Posani - Amico di Jean-Paul, Jean Gorini - Redattore, Chris Avram - Frank, amante di Manon, Kristina Ohlsen - Kristina, Jacques Paoli - Se stesso, Albert Simon - Se stesso, Manuela Von Oppen - Margaret, Echo Yabe, Frank Hübler, Guy Michel
Soggetto: Antoine-François Prévost - romanzo
Sceneggiatura: Cécil Saint-Laurent, Jean Aurel
Fotografia: Edmond Richard
Musiche: Serge Gainsbourg
Montaggio: Anne-Marie Cotret
Scenografia: Claude Pignot
Altri titoli:
Hemmungslose Manon
Manon '70
Durata: 101
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA, 35 MM (1:1.77) - EASTMANCOLOR
Tratto da: romanzo "Manon Lescaut" (1728-31) dell'abate Antoine-François Prévost
Produzione: ROBERT DORFMANN, YVON GUEZEL PER LES FILMS CORONA, TRANSISTER FILMS, ROXY FILM, PANDA SOCIETÀ PER L'INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: C.I.D.I.F. - MONDADORI VIDEO
NOTE
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL FEBBRAIO 1995 HA ELIMINATO IL DIVIETO DI VISIONE AI MINORI DI 18 ANNI.
CRITICA
"L'intenzione di rovesciare il mito romantico di Manon - poiché oggi storie come la sua non possono finire che nel modo descritto e ogni altra conclusione sarebbe falsa - non raggiunge quasi mai la forza e il sapore dell'ironia. Il risultato dell'operazione antiromantica compiuta dagli autori del film è di una sconcertante banalità e piattezza". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 64, 1968)