Gino è un poveraccio di borgata che da anni vive in un barcone abbandonato ed ancorato sul Tevere con il figlio Bruno. Questo figlioletto è tutto per Gino; che l'ha cresciuto ed allevato con amore, facendogli anche da madre, perché la vera madre, una giovane nordica, l'ha abbandonato appena nato. Una giovane assistente sociale comunica a Gino che il figlioletto, svolgendo un compito a scuola sulla sua famiglia, ha descritto il modo e gli espedienti con cui padre e figlio vivono. Da qui la minaccia di sottrarre il figlio al padre se questi non cambia vita e non trova un mestiere. Incominciano le disavventure di Gino in cerca di lavoro, sino a quando, costretto a rubare per il figlio, va in carcere. Il padre potrà evitare che il figlio venga rinchiuso in un Istituto per minori soltanto grazie all'assistente sociale che decide di sposarlo.
SCHEDA FILM
Regia: Pasquale Festa Campanile
Attori: Paco Cardini - Bruno, Clara Colosimo, Tom Felleghy, Paolo Fiorini, Tomas Milian - Quirino Gino, Massimo Pittarello, Armando Pugliese, Valentino Simeoni, Adriana Russo, Giovanna Ralli - Angela, Patrizia Tesone, Ennio Antonelli
Soggetto: Ottavio Iemma, Enrico Oldoini
Sceneggiatura: Ottavio Iemma, Enrico Oldoini
Fotografia: Giancarlo Ferrando
Musiche: Detto Mariano
Montaggio: Amedeo Salfa
Scenografia: Giantito Burchiellaro
Durata: 95
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICO
Produzione: LUIGI E AURELIO DE LAURENTI PER LA FILMAURO
Distribuzione: TITANUS
CRITICA
Non v'è dubbio che i nobili sentimenti di un padre possano albergare nell'animo di un fiumarolo e Tomas Milian sembra convinto nel ricordarcelo. Basta questo per conferire alla commediola una dignità che non esisteva nelle poliziesche imprese del maresciallo barbone noto come "Monnezza" (Segnalazioni cinematografiche).