Il giovane Renato appartiene ad una famiglia modesta, ma onorata. Innamoratosi di Lidia viene a contatto col mondo della malavita: Lidia è infatti l'amante d'un capo di banditi. Dopo altre losche operazioni, costoro stabiliscono di depredare una nave straniera, giunta in porto con ricco carico. Al porto è di servizio un distaccamento di guardie di finanza, cui appartiene, in qualità di sergente, Mario, fratello di Renato. Lidia riesce a farlo innamorare di sé: una sera, mentre i banditi si preparano a depredare la nave, Renato sorprende Mario in tenero colloquio con Lidia. Scoppia una rissa, durante la quale Renato spara sul fratello, senza colpirlo; ma anche Lidia ha sparato, colpendo Mario mortalmente. Lidia, per salvarsi, accusa Renato d'aver ucciso il fratello. In preda al rimorso, Renato si costituisce e vien condannato all'ergastolo. Un giorno, Lidia, ch'è a sua volta tormentata dal rimorso, viene sorpresa dalla polizia con l'intera banda. Durante la sparatoria, Lidia viene ferita gravemente. Per sottrarsi all'arresto il capo s'uccide: gli altri vengono arrestati. Prima di morire, Lidia si confessa responsabile dell'assassinio del sergente. Scontata una breve condanna, Renato potrà riacquistare la libertà.
SCHEDA FILM
Regia: Rate Furlan
Attori: Jacqueline Pierreux - Lidia, Aldo Nicodemi - Renato, Franco Silva - Serg. Mario, Clelia Genovesi - Madre Di Lidia, Harry Feist - Capo Banda, Flora Torriggiani, Inka Iven, Silvio Ross, Gino D'Agostino, Dorothy Jackson, Luigi Uzzo, Arturo Gigliati, Vito Verde, Enzo Romagnoli, Angelo Dassy
Soggetto: Rate Furlan, Roberto Amoroso
Sceneggiatura: Rate Furlan, Roberto Amoroso
Fotografia: Giuseppe Caracciolo
Musiche: Rate Furlan
Scenografia: Paolo Morini, Renzo Cicaione
Durata: 90
Genere: DRAMMATICO
Produzione: ANNA D'AGOSTINO PER MELODY FILM
Distribuzione: MELODY - REGIONALE
CRITICA
."E' un lavoro, privo di pregi artistici e tecnici, che mira soltanto ai colpi di scena, ai facili effetti". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografcihe", Vol. XXIX, del 1951).