Turi, detto Malacarne, è fidanzato a Maruzza, ma fa la corte a tutte le belle ragazze del borgo. Gli resiste soltanto Maria Stella, uscita da poco dal convento. Turi scommette col calzolaio, tanto maligno quanto deforme, di vincere la resistenza di Maria Stella. Quando Turi porta al gobbo la catenina di Maria Stella, quello si confessa vinto, ma fa avvertire lo zio della ragazza, che inveisce contro il seduttore. Turi lo ferisce ed è condannato a quattro anni di reclusione. Quando esce dal carcere, apprende che Maria Stella gli ha partorito un bambino, che ha abbandonato per darsi alla malavita. Il bambino è stato accolto da Bastiano. Turi va a trovare Maria Stella, e si offre di sposarla; ma essa lo respinge. La sua visita opera un rivolgimento nell'animo della donna, che si riprende il bambino e va in cerca di Turi, ma lo trova esanime sulla spiaggia, vittima di un'impresa arrischiata, cui la disperazione l'ha spinto.
SCHEDA FILM
Regia: Pino Mercanti, Giuseppe Zucca
Attori: Mariella Lotti - Mariastella, Amedeo Nazzari - Zu' Bastiano, Umberto Spadaro - Calzolaio, Giovanni Grasso - Rais Pietro, Anna Silena - Maruzza, Francesco A. Bertini, Margherita Nicosia Bossi - Donna Agatina, Natale Cirino - Il Trapanese, Rosetta Romano - Donna Carmen, Giovanni Bajardi - Don Crispino, Salvatore Chimenti - Reverendo Don Pupo', Linda Maresi, Otello Toso - Malacarne, Carlo Sposìto - Rosalino, Piera Pece
Soggetto: Ovidio Imara
Sceneggiatura: Natale Di Cristina, Pino Mercanti, Giuseppe Zucca
Fotografia: Giuseppe La Torre
Musiche: Pietro Ferro, Oscar Massa
Montaggio: Mario Serandrei
Altri titoli:
OLTRAGGIO ALL'AMORE
Durata: 90
Genere: DRAMMATICO
Produzione: O.F.S. (PALERMO)
Distribuzione: ZENITH FILM
NOTE
DURANTE LA LAVORAZIONE IL FILM AVEVA IL TITOLO: TURI DELLA TONNARA.
CRITICA
"La trama, vecchia ed arcinota [...] scorre con ritmo irregolare ora lento ora incalzante, senza energia [...]. La Lotti [...] e Toso [...] si destreggiano come possono [...] quasi consci dell'inutilità dei loro sforzi. Nazzari sembra felice di starsene in disparte [...]". (D. Macchedani, "Hollywood", n. 38 del 1947).