La squadra di baseball degli Indians, idolo di Cleveland, viene rilevata dall'ex giocatore Roger Dorn dalla pestifera ex presidentessa, Rachel Phelps. Ma i componenti la squadra sono ormai demotivati: Pedro Cerrano, imponente battitore di colore, si è convertito al buddismo e manifesta amore per il prossimo al posto dell'antica aggressività; Rick Vaughn ha abbandonato il look eccentrico, la motocicletta rombante e la simpatica Nikki per mettersi con la seducente bionda Flannery, che lo ha rivestito a nuovo e ridotto ad un ridicolo manichino pubblicitario; Willie Mays Hayes, un nero superveloce, si è fatto male interpretando un mediocre film; Jake Taylor, animatore della squadra, ha un ginocchio malato, ma insiste per giocare, finché un infarto all'allenatore Lou Brown lo convince a prendere il suo posto. Altri giocatori sono giapponesi Isuro Tanaka, che sviene urtando nel muro di cinta; Rube Baker detto Patata, che non riesce a restituire la palla al lanciatore se non pensa didascalie di Playboy. Nonostante una miriade di contrattempi e la forma pessima di Rick che sbaglia i vari lanci, la squadra vince i nazionali ed arriva agli open, dove grazie al ritorno di Rick con Nikky e al risveglio di Cerrano, che media la dolcezza buddista con il furore samurai instillatogli a forza di insulti da Tanaka, sconfigge nella finale l'odiata squadra rivale della vicina Chicago, proprio con un micidiale lancio di Rick.
SCHEDA FILM
Regia: David S. Ward
Attori: Tom Berenger - Jake Taylor, Corbin Bernsen - Roger Dorn, Dennis Haysbert - Pedro Cerrano, James Gammon - Lou Brown, Omar Epps - Eillie Mays Hayves, Eric Bruskotter - Rube Baker, Bob Uecker, Takaaki Ishibashi, Michelle Burke, Alison Doody, David Keith, Margaret Whitton, Charlie Sheen - Rick "Wild Thing" Vaughn
Soggetto: Tom S. Parker, R.J. Stewart, Jim Jennewein
Sceneggiatura: R.J. Stewart
Fotografia: Victor Hammer
Musiche: Michel Colombier
Montaggio: Donn Cambern, Paul Seydor
Durata: 104
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA
Produzione: JAMES G. ROBINSON, DAVID S. WARD
Distribuzione: WARNER BROS ITALIA (1994) - WARNER HOME VIDEO
CRITICA
"Certamente David S. Ward gran sceneggiatore della 'Stangata' e di 'Milagro', piccolo autore di 'The program', e regista di 'Major League II La rivincita', non ha alcuna pretesa se non quella di una farsa grossolana, tra attori un po' invecchiati (vedi Charlie Sheen, imbolsito e con l'occhio definitivamente spento) e la parodia di uno sport che in patria è nazional popolare. Zuffe in campo, in panchina, negli spogliatoi, con la partecipazione di una bionda malvagia manager, di una bruna e pudica maestrina che conquisterà l'ex campioncino tornato in forma dopo le cure dello psicanalista. Svolgimento banale e tecnica da manuale, perché il baseball non è uno sport che si adatti facilmente al cinema." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 22 agosto 1994)
"'Major League' è diretto con discreto ritmo da David S. Ward, al quale andrebbe suggerito, tuttavia, un maggiore approfondimento dei rapporti, spesso problematici tra la società americana e lo sport. Qui, il sorriso e l'intrattenimento hanno la meglio sulla postilla sociologica, anche se la nota di costume appare svolta, fra una trovata umoristica e l'altra, con una certa coerenza. Gli attori sono all'altezza della loro fama. Si vede un Charlie Sheen vitaminizzato, così diverso dal personaggio barbuto e scostante interpretato nell'infiltrato. C'è anche Tom Berenger, visto in contemporanea anche in 'Una bionda sotto scorta' (del resto, anche Sherilyn Fenn impone la sua pur graziosa presenza in ben due film, in quest'inizio di stagione: 'Tre di cuori' e 'Fatal instinct' come dire, ci si avvia forse ad una nuova annata cinematografica dominata dal cinema hollywoodiano? Chi sa? La fotografia, le musiche, gli arredi e le scene corali di 'Major League' condiscono bene lo spettacolo." (Antonella Ely, 'Il Giornale di Sicilia', 30 agosto 1994)