Maciste viene chiamato da Antonio, giovane ufficiale spagnolo, perché lo aiuti a liberare Isabella, sua fidanzata, prigioniera di uno sceicco. Sbarcato in Africa egli si incontra con Isabella, la quale afferma di voler sposare lo Sceicco. Questa dichiarazione non convince Maciste, che penetra nei sotterranei del palazzo e trova prigioniero il duca di Malaga, padre di Isabella, scoprendo così che, per salvare la vita del padre, la fanciulla ha accettato il matrimonio. Dopo una serie di straordinarie avventure, Maciste induce lo Sceicco alla clemenza. Tornati a Malaga, il Duca riprende il suo posto, mentre Antonio e Isabella si uniranno in matrimonio.
SCHEDA FILM
Regia: Domenico Paolella
Attori: Massimo Carocci - Antonio, Fidanzato Di Isabella, Piero Lulli - Don Ramiro Di Mendoza, Ed Fury - Maciste, Erno Crisa - Abd El Kader, Mara Berni - Zuleima, Preferita Dello Sceicco, Gisella Arden - Isabella, La Figlia Del Duca Di Malaga, Nazzareno Zamperla, Gino Soldi - Benda Nera, Carlo Latimer - Selim, Amedeo Trilli - Capitano Della Nave, Anna Ranalli - Consuelo, Adriano Micantoni - Don Alvarez De Malaga, Giuseppe Addobbati - Duca Di Malaga, Carlo Pisacane - Ali'
Soggetto: Alessandro Ferraù, Sergio Sollima, Gian Paolo Callegari, Alberto Manca, Domenico Paolella
Sceneggiatura: Alessandro Ferraù, Sergio Sollima, Domenico Paolella, Gian Paolo Callegari
Fotografia: Carlo Bellero
Musiche: Carlo Savina
Scenografia: Alfredo Montori
Altri titoli:
SAMSON AGAINST THE SHEIK
Durata: 100
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: TOTALSCOPE EASTMANCOLOR
Produzione: ALBERTO MANCA PER COMPAGNIA ITALIANI GRANDI FILM
Distribuzione: REGIONALE
NOTE
IL VERO NOME DELL'ATTORE MC DOUGLAS JOHN E' GIUSEPPE ADDOBBATI. - GLI INTERNI SONO STATI GIRATI NEGLI STUDI TITANUS E GLI ESTERNI A LAVINIO
TITOLO IN USA "SAMSON AGAINST THE SHEIK.
CRITICA
"Compromesso tra il racconto fantastico e i combattimenti di catch, questo tipo di film ha una clientela fedele che se ne infischia del fatto che l'immaginazione naif proposta sia o meno espressa [...], non possiamo dunque essere troppo esigenti con uno spettacolo che sfugge, per la sua stessa essenza, alla critica cinematografica". (C. Cobast, "Image et son", 163, giugno 1963).