Figlia di un maturo donnaiolo, l'antiquario Gianni Sanna, Simona lavora, in un obitorio, attorno a una sua tesi sui suicidi veri e presunti, trovando saltuario e incerto sollievo per i suoi nervi a pezzi nell'amicizia del giovane Edgardo Fiorini, fotografo dilettante e corridore automobilistico. A condurla del tutto sull'orlo del collasso è la morte dell'americana Betty Lennox, promessa sposa di suo padre e sorella di Paul, un ex pilota da corsa fattosi prete. Per la polizia si tratta di suicidio, per il sacerdote di un delitto. Ma chi è l'assassino? In un'atmosfera di reciproci sospetti - Paul dubita di Gianni, avendo subodorato certi suoi loschi traffici; Simona sa di alcuni improvvisi scoppi di violenza di Paul; lei stessa, quando suo padre muore precipitando da una finestra, non riesce a sottrarsi al dubbio di una sua colpevolezza - il sacerdote giunge, finalmente, a scoprire la verità: l'assassino di Betty e di Gianni è l'insospettato Edgardo, che aveva avuto la ragazza come complice nel tentativo di far sparire un ingombrante testamento a sfavore dello stesso Edgardo, e in Gianni l'uomo che, avendolo saputo, ne aveva approfittato per ricattarlo. Per completare il suo piano, che dovrebbe finalmente consentirgli di ereditare il patrimonio paterno, Fiorini tenta di uccidere sia Simona che Paul (legati, ora, dall'amore) ma gli va male e sarà invece lui stesso a pagare i suoi delitti con la vita.
SCHEDA FILM
Regia: Armando Crispino
Attori: Gaby Wagner, Carlo Cataneo, Mimsy Farmer, Angela Goodwin, Ray Lovelock, Barry Primus, Massimo Serato
Soggetto: Lucio Manlio Battistrada, Armando Crispino
Sceneggiatura: Armando Crispino, Lucio Manlio Battistrada
Fotografia: Carlo Carlini
Musiche: Ennio Morricone
Montaggio: Daniele Alabiso
Scenografia: Elio Balletti
Altri titoli:
Autopsy
Frissons d'horreur
Durata: 100
Colore: C
Genere: THRILLER
Specifiche tecniche: PANORAMICA EASTMANCOLOR
Produzione: CLODIO
Distribuzione: TITANUS - CREAZIONI HOME VIDEO
NOTE
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL FEBBRAIO 2009 HA ABBASSATO IL DIVIETO DAI 18 AI 14 ANNI.
CRITICA
"Esemplare prodotto del peggior cinema di consumo, il film tenta di celare la povertà dell'intreccio e la banalità degli espedienti dai quali dovrebbe scaturire la suspense col ricorso a ingredienti del tutto estranei a un giallo degno di questo nome." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 78, 1975).