Guido, professore milanese di letteratura al liceo, è un romantico sognatore che vede la propria esistenza frantumarsi il giorno che la sua compagna decide di lasciarlo per un altro uomo. Guido entra in crisi, ma a confortarlo c'è il suo migliore amico Paolo, un suo ex svogliato studente, ora insegnante di educazione fisica. Paolo farà di tutto per aiutarlo, arrivando anche a convocare a Napoli i genitori di Guido. Poi, l'incontro con Silvia, una nuova vicina di casa, fa tornare finalmente il sorriso sul volto di Guido: lei è bellissima ed è la donna perfetta. O così sembra...
SCHEDA FILM
Regia: Alessandro Genovesi
Attori: Claudio Bisio - Guido, Frank Matano - Paolo, Valentina Lodovini - Giada, Chiara Baschetti - Silvia, Ornella Vanoni - Carla, Renato Pozzetto - Giovanni, Galatea Ranzi - Psichiatra, Anna Ammirati - Anna, Olivier Langhendries - GUNNAR, Gennaro Cuomo - Rotunno minore, Achille Sabatino - Lamantia minore, Giovanni Di Mare - Mininno minore, Luigi D'Oriano - Terenzio minore, Maria Bolignano - Matilde, Greta Giordano - Eva minore, Giovanni Ludeno - Gianfranco, Antonio Fiorillo - Cameriere, Gisella Szaniszlo - Lorena, Anna Ferraioli Ravel - Alma, Enzo Casertano - Portinaio, Franco Pinelli - Fioraio, Anna Maria De Matteo - Commessa, Alessandro Genovesi - Giornalista, Federica Aiello - Moglie al cinema, Roberto Giordano - Marito al cinema
Soggetto: Cláudio Torres - sceneggiatura del 2009, Alessandro Genovesi
Sceneggiatura: Alessandro Genovesi, Giovanni Bognetti
Fotografia: Federico Masiero
Montaggio: Claudio Di Mauro
Scenografia: Tonino Zera
Costumi: Cristina Audisio
Suono: Tullio Morganti
Durata: 91
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: MAURIZIO TOTTI, ALESSANDRO USAI PER COLORADO FILM, IN COLLABORAZIONE CON MEDUSA FILM
Distribuzione: MEDUSA
Data uscita: 2015-03-11
TRAILER
NOTE
- REMAKE DEL FILM "A MULHER INVISÍVEL" (2009) DI CLÁUDIO TORRES.
CRITICA
"Titolo a rischio. Alessandro Genovesi, dopo i cinepanettoni, cerca la commedia sofisticata, ma sbaglia le dosi, non azzecca la coppia star (Bisio di nuovo al Sud e Matano, separati in casa), meglio i simpatici genitori matusa alla milanese Vanoni and Pozzetto. (...) La produzione confessa che è un remake, ma non dice che sono almeno cento le storie uguali, che reggono solo se provviste di quella finezza e di quel gusto della trovata qui quasi assenti, cosicché alla fine la commediola è una innocente ma noiosina sorpresa che non fa ridere. Curioso il match tra la bella e impossibile Baschetti e la bella e possibile vicina di casa Lodovini." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 12 marzo 2015)
"L'amore fa brutti scherzi, anche lui, questo il nocciolo del film che non si può raccontare senza guastarne la visione. (...) Bisio, simpaticamente sempre identico a se stesso (...) in una Napoli amorevolmente idealizzata" (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 12 marzo 2015)
"(...) una commedia assai poco sorprendente nonostante il titolo. Tutto già visto (Bisio come in 'Benvenuti al Sud'), finto (Frank Matano è il sostituto trash di Siani come giovane amico autoctono dell'inflazionata star pelata) e prevedibile (...). Gli unici che strappano un mezzo sorriso sono Pozzetto - Vanoni come coppia stralunata di genitori del protagonista. Film creato in laboratorio con più cinismo che brio. Ma questo regista è bravo e siamo convinti che tornerà presto quello dei primi due deliziosi film con Fabio De Luigi in versione Ben Stiller di 'Ti presento i miei'." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 12 marzo 2015)
"(...) Pozzetto e Vanoni, entrambi vera sorpresa del film (...) Frank Matano marginale (...) Chiara Baschetti, davvero azzeccata (...). Dopo il flop di 'Soap Opera', Alessandro Genovesi si riscatta con questa simpatica commedia, ispirata al brasiliano 'A Mulher Invisivel' del 2009. Il buono di questo film è che sembra distaccarsi dalla prevedibilità di un genere, ormai, condizionato dalla poca fantasia dei suoi autori. Qui, invece, pur senza lasciare a bocca aperta, si può apprezzare un buon tentativo di creare qualcosa di diverso, ben calibrato, quasi fumettistico e senza inseguire, a tutti i costi, una risata forzata. A mancare, forse, è la caratterizzazione forte del protagonista perché il simpatico Bisio si sposta da un film all'altro con lo stesso modo di recitare. Magari, la scelta di un Edoardo Leo al suo posto sarebbe stata una bella sfida innovativa e ancor più vincente." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 12 marzo 2015)
"Piacerà per le ragioni per cui in genere piacciono i film di Genovese: ben fatti, pulitini, divertentini. Questo regge il confronto coi precedenti, anche se ogni film il regista discende di un gradino. Se qui la discesa è contenuta, è giusto per l'irrompere di Pozzetto e Ornella Vanoni, impagabili genitori milanesoni." (Giorgio Carbone, 'Libero', 12 marzo 2015)
"(...) si ride poco, salvo nei passaggi in cui, secondo le antiche regole della comicità, si ride dei guai del protagonista, e il gioco del personaggio invisibile non è quasi mai sostenuto da un testo che sappia metterlo nella giusta evidenza né da una regia che si muova con disinvoltura tra il dato reale e quello immaginato; con il rischio, a volte, di creare una certa confusione tra le pieghe del racconto. Però c'è Claudio Bisio che (...) riesce con efficacia a rispettare le due facce del vero e del falso senza mai note stonate. Pur scarsamente coadiuvato dagli interpreti che lo circondano non sempre alle prese con personaggi saldamente costruiti da punto di vista psicologico. (...) Da citare anche una specie di 'cammeo' costituito dall'intervento fugace di Ornella Vanoni e Renato Pozzetto nelle vesti piuttosto improbabili dei genitori del protagonista in arrivo da Milano. Sembrano un po', mi spiace dirlo, delle caricature di se stessi. Specie Pozzetto sepolto sotto una gran barba." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 13 marzo 2015)
"Mezz'ora di niente, poi un po' di commedia degli equivoci con la fidanzata che non c'è. A volte il luogo comune della donna ideale lascia il posto ai malinconici vizi maschili della principessa azzurra e dell'idealismo passionale. Premio simpatia a Vanoni-Pozzetto. Bisio ok." (Silvio Danese, 'Nazione - Carlino - Giorno', 13 marzo 2015)