Harry Berlin si ritiene un fallito e decide di farla finita gettandosi a capofitto nel fiume Hudson. Ma il suo vecchio compagno di scuola, Milt Manville, che lo rincontra dopo molti anni, lo dissuade dall'insano gesto. Milt vuol far riscoprire ad Harry le gioie della vita e per questo lo porta a casa sua, dove lo presenta alla moglie Ellen. In realtà Milt si vorrebbe servire di Harry per liberarsi della moglie e sposare un'altra donna di cui si è invaghito. Milt infatti pensa che Ellen possa riuscire a far felice Harry. Tutto procede secondo i disegni di Milt, ma ben presto le cose cambiano. Milt è ridotto sul lastrico e abbandonato da Linda; mentre anche Ellen, passato il primo momento di infatuazione, si accorge di non poter vivere con Harry. Quest'ultimo però non vuol concedere il divorzio a Ellen e a questo punto Milt e la sua ex-moglie decidono di far incontrare Harry con Linda nella speranza di ripetere il colpo riuscito la prima volta. Ma questo piano fallisce e allora Milt ed Ellen decidono di liberarsi di Harry gettandolo dal ponte di Brooklyn. Harry verrà salvato da Linda che si innamora di lui. Le nuove coppie, formatesi dopo un generale bagno nell'Hudson, nuotano cantando di gioia verso un futuro fatto d'amore e di felicità.
SCHEDA FILM
Regia: Clive Donner
Attori: Jack Lemmon - Harry Berlin, Peter Falk - Milt Manville, Elaine May - Ellen Manville, Nina Wayne - Linda, Eddie Mayhehoff - D.A. Goodhart, Paul Hartman - Doyle, Alan Dewitt - Dalrymple, Harrison Ford - Hippy, Severn Darden
Soggetto: Murray Schisgal
Sceneggiatura: Elliott Baker
Fotografia: Ernest Laszlo
Musiche: Gerry Mulligan
Montaggio: Harold F. Kress
Scenografia: Albert Brenner
Costumi: Donfeld
Effetti: Geza Gaspar
Durata: 96
Colore: C
Genere: COMICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANAVISION, TECHNICOLOR
Tratto da: LAVORO TEATRALE DI MURRAY SCHISGAL
Produzione: MARTIN MANULIS PER COLUMBIA PICTURES CORPORATION, JALEM PRODUCTIONS
Distribuzione: COLUMBIA
NOTE
- HARRISON FORD NON E' ACCREDITATO NEI TITOLI.
CRITICA
"Tratto dalla celebre commedia di Murray Schisgal che intendeva porre l'accento sulle storpiature dei sentimenti, questo film, pur conservando il tono burlesco e satirico, aggiunge qualche elemento al testo originale, rimpolpandone la tessitura. Malgrado qualche cedimento, specie nella prima parte che stenta ad avviarsi, il film riesce a mantenersi su una linea briosa e gradevole, grazie soprattutto alla poliforme vivacità del dialogo e alla bravura degli interpreti." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 63, 1968)