L'UOMO DALL'OMBRELLO BIANCO

Nella zona di Alicante, in Spagna, due paesi confinanti sono divisi da una profonda rivalità ogni anno s'accende tra loro una gara, giacché ciascuno dei due nutre l'ambizione di fare, in occasione della festa del Patrono, i fuochi d'artificio più ricchi e attraenti. Succede che un anno Torre Alta, per mancanza di denaro, vede compromessa ogni speranza di vittoria. Soltanto Antonio, il più ricco proprietario del paese, potrebbe risolvere la situazione; ma egli è deciso a non dar nulla e in questo senso risponde a Daniele, un povero ed onesto giovane, che pure gode le simpatie di Speranza, la figlia di Antonio. Ad un tratto l'attenzione del paese è richiamata da una cicogna, che s'è impigliata sulla torre campanaria: la bambina di Don Antonio, che la paralisi tiene inchiodata alla poltrona, vede lo strano spettacolo e pensando al bambino che la cicogna certamente porta con sé, teme che la disavventura possa essergli fatale. Ella chiede che si liberi la cicogna. Commossi dallo ingenuo e gentile pensiero della povera bimba, gli abitanti di Torre Alta si danno da fare per liberare il volatile, ma non potendolo raggiungere, vanno in cerca di un neonato e lo fanno vedere alla piccola ammalata, assicurandole che quel piccino, che la cicogna ha portato, gode ottima salute. Alla scena assiste un misterioso straniero, che è capitato in paese con un carico di mercanzia: commosso dai buoni sentimenti, di cui tutti hanno dato prova, lo straniero guarisce la bimba e salva Torre Alta dalla disfatta. Egli apre infatti un ombrello bianco e fa cadere su tutta la zona un acquazzone che spegne i fuochi di artificio del paese concorrente.