Ross, capo della CIA, incappa in un disastroso insuccesso in Marocco, cadendo in un tranello tesogli da Cooper, suo vice, deciso a togliergli il posto. La Commissione d'inchiesta convoca Ross e gli accorda 48 ore per difendersi seriamente, altrimenti verrà sostituito. Ross ha capito che il tranello è stato architettato dal suo rivale Cooper e, a sua volta, prepara un piano per colpire il suo avversario. Incarica Brown, suo assistente, di andare all'aeroporto di Washington e salutare un passeggero qualsiasi, sicuro che Cooper lo scambierà per un testimone in grado di comprometterlo e, quindi, da eliminare, senza ripensamenti. A fare le spese di questa macchinazione è un giovane musicista, Richard, che a causa di uno scherzo, calza una scarpa rossa da jogging al piede sinistro. A questo punto ha inizio una serie di equivoci: Cooper manda i suoi uomini a pedinare Richard, mentre Ross spedisce i suoi a controllare che i rivali non si accorgano di quanto sta accadendo. Visto che non riesce a scoprire nulla, Cooper incarica Maddy, una sua affascinante collaboratrice, di risolvere la situazione. Maddy si innamora di Richard e tutto diventa più difficile, perché ormai Cooper ha deciso di eliminarli. Maddy conosce i piani di Cooper e, dopo essersi salvata rocambolescamente, rivela tutto alla Commissione d'inchiesta, che assolve Ross. Ma né Cooper né Ross conservano i loro posti: il nuovo capo della CIA è Brown, finto ingenuo, che ha manovrato abilmente le sue pedine sfruttando gli errori dei due rivali.
SCHEDA FILM
Regia: Stan Dragoti
Attori: Tom Hanks - Richard, Dabney Coleman - Cooper, Lori Singer - Maddy, Charles Durning - Ross, Carrie Fisher - Paula, Edward Herrmann - Brown, James Belushi - Morris, Irving Metzman - Virdon, Tom Noonan - Reese, Gerrit Graham - Carson, David L. Lander - Stemple, Ritch Brinkley - Hulse, Frank Hamilton - Edgar, Charles Levin
Soggetto: Francis Veber, Yves Robert
Sceneggiatura: Robert Klane
Fotografia: Richard H. Kline
Musiche: Thomas Newman, Michael Masser
Montaggio: O. Nicholas Brown, Bud Molin
Scenografia: Dean Edward Mitzner
Costumi: William Ware Theiss
Effetti: Alan E. Lorimer
Durata: 93
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Tratto da: ispirato alla commedia "Alto biondo...con una scarpa nera" scritta da Francis Veber e diretta da Yves Robert
Produzione: VICTOR DRAI
Distribuzione: FOX (1986) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
CRITICA
"È un crescendo di equivoci, amplificati dai sentimentalismi di una fascinosa spia innamorata del musicista. Non è facile addentrarsi nei particolari di questa commedia degli equivoci, la cui trama ricorda molto le disavventure di Pierre Richard (ricordate 'Il grande biondo'? Non a caso fra i soggettisti figura Yves Robert, che lo diresse più volte). Garbato e fresco, senza altre pretese che quella di divertire in modo intelligente, il film s'avvale di una disinvolta schiera di interpreti (Tom Hanks, Lori Singer, Charles Durning, Dabnèy Coleman) e di una regia non eccelsa ma di mestiere (Stan Dragoti)." ('Il Tempo', 1 Giugno 1986)
"Dalla presenza nella storiella dello svagato musicista, dalle innocenti sue distrazioni, il film deriva qualche piacevolezza, sviluppando una commedia degli equivoci abbinata, verso la fine, al dinamismo d'una pellicola d'azione dove trova anche posto il pentimento con la bella spia innamorata del violinista. Meno stralunato di come tra Pierre Richard nel remoto originale, Tom Hanks colora con garbo e misura il protagonista, affiancato da una Lori Singer carina assai efficaci, come d'uso, i caratteristi, con una particolare citazione per il più grasso: Charles Durning." ('La Stampa', 8 Giugno 1986)
"Qualche colpo semmai il film lo perde in Tom Hank, impegnato nel difficile ruolo (che in Francia esaltava l'istrionismo di Pierre Richard, maschera da perfetto sfigato) del violinista ignaro travolto dall'intreccio spionistico. All'inizio nemmeno immagina quale ciclone sta per abbattersi sulla sua tranquilla vita di genietto del pentagramma, poi riesce a cavarsela solo grazie a una sfacciata fortuna. E naturalmente con l'amorosa cortina protettiva di Lori, spiona pentita. Con due o tre battute fulminanti ('non mi divertivo così tanto dal giorno in cui rovesciai il governo del Cile, dice il vice-capo della Cia, ormai sicuro di aver incastrato il suo superiore), rallegrato da altri comprimari di valore come Carrie Fisher e Ed Herrmann, sostenuto da almeno due situazioni irresistibili (il balletto dei cadaveri in casa di Tom e il disastroso concerto serale), 'L'uomo con la scarpa rossa' ha il passo giusto della satira che non pretende nulla e che finisce per divertire: un po' demenziale alla Landis (la parodia delle spie e dei loro sofisticati marchingegni), un po' commedia pazza, un po' anche thriller, con il suo intreccio portato decorosamente a termine. Sempre sull'esile filo di una satira tutta di superficie, sempre un passo al di qua della gag a vuoto." (Gabriele Porro, 'Il Giorno', 30 Luglio 1986)