L'UOMO CHE GRIDAVA AL LUPO

Un attore vuol vendicarsi di un delinquente che, dopo aver convinto la moglie di lui a divorziare per seguirlo insieme con il figlio, l'ha uccisa per impossessarsi del vistoso patrimonio di lei. L'attore, per prepararsi un alibi morale, si presenta alla polizia ogni qualvolta avviene un delitto misterioso denunciandosi quale autore del misfatto. La polizia, pertanto, è convinta di trovarsi di fronte ad un maniaco assetato di pubblicità. E quando finalmente egli uccide il suo nemico, ancora una volta non crede alla sua confessione e lo lascia libero. Ma diversi indizi si accumulano sul figlio di lui e il giovane è in breve accusato di omicidio e condannato. L'attore allora cerca affannosamente di persuadere le autorità inquirenti della propria colpa e della innocenza di suo figlio accusato. Dopo molte insistenze riesce a provare la sua colpevolezza e a liberare il figliuolo sostituendosi a lui nella condanna.