L'ULTIMO MERCENARIO

Ingaggiato dal vecchio Don Manuel, proprietario in Brasile di una miniera di germanio, il mercenario Marco Anderson accetta, in cambio di duemila dollari versati subito e del venticinque per cento del guadagno finale, di garantire il passaggio attraverso le montagne di un ingente carico del prezioso minerale, che dovrà raggiungere gli Stati Uniti. La sua presenza, però, non è per nulla gradita a una gang senza scrupoli, che ha deciso di impossessarsi ad ogni costo della miniera ed ha, per cominciare, rubato il carico d'armi con cui Anderson cercava di organizzare la difesa del cantiere. Passando dalle minacce alle lusinghe, i gangster cercano - come hanno già fatto con un suo vecchio compagno d'armi, Frank Stigmann - di convincere Marco a tradire, per denaro, Don Manuel. L'uccisione del vecchio durante un tentativo di trafugargli gli attestati di proprietà della miniera, e le sue volontà testamentarie con le quali ha lasciato il giacimento alle famiglie del villaggio, inducono Anderson a non cedere alla prepotenza dei banditi. Caricato il germanio sugli autocarri, affronta il viaggio verso le montagne conscio che un duro scontro lo attende. Appostati tra gli alberi lungo la strada, infatti, ci sono Stigmann e decine di armati, ma giocando d'astuzia e con il coraggioso aiuto degli uomini del villaggio, Marco riesce ad annientarli. Unico a sopravvivere, però, è proprio il suo collega mercenario e con lui, terminata la contesa che li ha divisi, Anderson parte per nuove avventure.