Marcella, figlia dell'ambasciatore Michele De Courten, s'innamora di Alomar, famoso ballerino. Questi, in altri tempi, aveva avuto una fugace avventura con la bella mamma di Marcella: ora egli prende alloggio nello stesso palazzo di Madrid, in cui abitano i De Courten, e fa una corte spietata alla figlia. Marcella sospetta che tra il ballerino e sua madre vi sia qualche segreto legame ed attribuisce a gelosia gli ammonimenti della madre. Alomar, dongiovanni spregiudicato, tenta di usare violenza alla ragazza, che, esasperata e fuori di sé, uccide l'aggressore. Nel corso delle indagini un testimone dichiara di aver visto una donna del palazzo, a lui sconosciuta, penetrare nell'appartamento del ballerino. La signora Courten, avendo scoperto quel ch'è accaduto, si finge colpevole di una relazione segreta; ma durante un sopralluogo la verità viene a galla. L'ambasciatore De Courten, che riteneva sua moglie responsabile dell'uccisione, le restituisce la sua stima e il suo amore. Marcella potrà, a buon diritto, invocare la legittima difesa, che ridurrà notevolmente le conseguenze penali dell'uccisione.
SCHEDA FILM
Regia: César Fernández Ardavín
Attori: Maria Teresa Rio, Francisco Sanchez, Vicente Ávila, Aníbal Vela, Sahador Vela, Salvador Soler Mari, Aurora de Alba - Yolanda, Jose' Prada, Maria Del Pilar Armesto, Manuel Arbó, Karen Taf Scuola Di Danza Di, Rafael De Cordova - Alomar, Nadia Marlowa - Marietta De Caroli, Amedeo Nazzari - Michele De Caroli, Märta Torén - Isabella De Caroli, Carlos Casaravilla - Commissario, Carlos Larrañaga - Pedro, Julia Pachelo, Nora Samso'
Sceneggiatura: César Fernández Ardavín, Akos Tolnay, Bruno Valeri
Fotografia: Enzo Serafin
Musiche: Emilio Lehmberg Ruiz, Carlo Innocenzi
Scenografia: Enrique Alarcón
Durata: 103
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: FERRANIACOLOR
Tratto da: OPERA "TUZMADAR" DI LAJOS ZILAHY
Produzione: GIANCARLO CAPPELLI PER LA MERCUR FILM (ITALIA), HESPERA FILM (SPAGNA)
Distribuzione: CEIAD
NOTE
MONTAGGIO: GIANCARLO CAPPELLI NON ACCREDITATO. INTERPRETI: HA PARTECIPATO LA SCUOLA DI DANZA DI KAREN TAF.
CRITICA
"Il film ripropone vecchi motivi: onore, seduzione, intrighi e li sviluppa secondo gli schemi cari al grosso pubblico (...). Aggiungete due specialisti in questo genere, la scomparsa Marta Toren e Amedeo Nazzari e avrete l'atmosfera del film (...)". (Vice, "Il Tempo", 20/6/1957).