Serbia, 1996. Durante le proteste degli studenti contro il regime di Milošević, il quindicenne Stefan deve affrontare la rivoluzione più grande. Deve confrontarsi con l'amata madre, portavoce e complice del governo corrotto contro cui gli amici di Stefan stanno lottando.
SCHEDA FILM
Regia: Vladimir Perisic
Attori: Jovan Ginic - Stefan, Jasna Djuricic - Marklena, Miodrag Jovanovic - Milan, Lazar Kocic - Bogdan, Pavle Cemerikic - Miki, Dusko Valentic - Tile, Helena Buljan - Vera, Ana Simeunovic - Hana, Boris Isakovic - Professore di letteratura, Marija Skaricic - Ivana
Sceneggiatura: Alice Winocour, Vladimir Perisic
Fotografia: Louise Botkay Courcier, Sarah Blum
Musiche: Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz
Montaggio: Jelena Maksimovic, Martial Salomon
Durata: 98
Colore: C
Produzione: ARTE FRANCE CINÉMA, COSMODIGITAL, EASY RIDERS FILMS, KINOELEKTRON, KINORAMA, RED LION, TRILEMA
CRITICA
"Il regista e la sua co-sceneggiatrice, la francese Alice Winocour (regista di “Revoir Paris”), creano un'incredibile tensione emotiva. Pieno di sfumature, il giovane Jovan Ginic - la cui prima apparizione sullo schermo - lascia senza fiato per la delicatezza e la finezza." (Françoise Delbecq, 'Elle') "Nonostante uno sguardo ispirato alla Serbia della metà degli anni '90, la storia di un adolescente diviso tra le sue convinzioni politiche e l'amore per sua madre si perde in scene inutilmente prolungate in cui i personaggi svaniscono". (Lelo Jimmy Batista,'Libération'10 ottobre 2023) "Al centro di Lost Country c'è Jovan Ginić, un adolescente avvistato nelle piscine di pallanuoto di Belgrado. Testa bionda con sopracciglia nere, un broncio duro ma che sembra sempre sul punto di scoppiare. Una di queste scoperte miracolose: prima volta da attore, primo film, premio rivelazione alla Settimana della Critica, e la luce è stata fatta". (Samuel Gleyze-Esteban, 'L'Humamité',11 ottobre 2023) "Dall'estetica opaca e granulosa, girato su pellicola 16 millimetri, il film affonda al ritmo della cronaca nei mezzi toni autunnali, il tutto in sottili sfumature di amarezza e malinconia". (Ma. Mt, 'Le Monde'.11 ottobre 2023) "Storia della perdizione di un Paese e di un adolescente diviso tra l'amore per la madre e le sue convinzioni etiche, il secondo film di Vladimir Perisic unisce con grande precisione il politico e l'intimo, conducendoci in un passato sempre attuale". (Margherita Gera 'Les Fiches du Cinéma',25 maggio 2023)