Germania, primavera del 1945. La resistenza tedesca è crollata e le forze alleate dilagano nella Madrepatria. Cinque ragazzi intraprendono un viaggio attraverso il paese devastato, lottando per la sopravvivenza e rendendosi lentamente conto della realtà e delle conseguenze delle azioni dei loro genitori...
SCHEDA FILM
Regia: Cate Shortland
Attori: Saskia Rosendahl - Lore, Nele Trebs - Liesel, André Frid - Günther, Mika Seidel - Jürgen, Kai-Peter Malina - Thomas, Nick Holaschke - Peter, Ursina Lardi - Madre, Hans-Jochen Wagner - Padre, Sven Pippig - Contadino, Philip Wiegratz - Helmut, Katrin Pollitt - Contadina, Claudia Geisler, Hendrik Arnst
Soggetto: Rachel Seiffert
Sceneggiatura: Robin Mukherjee, Cate Shortland
Fotografia: Adam Arkapaw
Musiche: Max Richter
Montaggio: Veronika Jenet
Scenografia: Jochen Dehn, Silke Fischer
Costumi: Stefanie Bieker
Durata: 108
Colore: C
Genere: DRAMMATICO GUERRA
Specifiche tecniche: DCP
Tratto da: romanzo "La camera oscura" di Rachel Seiffert (ed. Frassinelli)
Produzione: EDGE CITY FILMS, PORCHLIGHT FILMS, ROHFILM
NOTE
- PRESENTATO AL 65MO FESTIVAL DI LOCARNO (2012) IN 'PIAZZA GRANDE', HA OTTENUTO IL PRIX DU PUBLIC UBS .
CRITICA
"Cate Shortland, la regista di 'Lore', passato ieri sera a Locarno nel programma di Piazza Grande, arriva dagli antipodi (la coproduzione è tedesco-australiano-britannica), ma il film, il suo secondo lungometraggio, riguarda la Germania. Anno zero: come nel film di Roberto Rossellini, se è lecito paragonare grandi a più piccole cose, tocca ai bambini farsi carico dell'insopportabile; però non nella Berlino in macerie e invece in un'odissea rurale, dalla Foresta nera ai dintorni di Amburgo. (...) La traversata della Germania diventa un percorso atroce e dolente di crescita consapevole e manifesta infine nella distruzione dell'ultimo oggetto della madre, metafora conclusiva del rifiuto che i giovanissimi attori, a cominciare da Saskia Rosendahl, esprimono convincentemente in virtù di una regia attenta alle reazioni di personaggi che non possono esimersi da compromessi, ma che spezzano, Lore per tutti, i rigurgiti nostalgici, la più sinistra e subdola delle brutture loro inflitte da una capitolazione che deve ancora affrancarli dalle responsabilità dei genitori. Una messinscena senza invenzioni non pregiudica l'efficacia del racconto ed è la diligenza di "Lore" a convincere." (Bernardino Marinoni, 'La Provincia', 3 agosto 2012)
"In piazza, una coproduzione multipla con regista australiana. Cate Shortland che ha firmato 'Lore' insopportabile storia malata di una ragazzina, figlia di SS arrestati, che si deve improvvisare mamma di quattro fratellini per attraversare la Germania dopo la caduta. Che il nazismo sia caduto è Storia, che qualcuno ci cascasse col film è un'altra storia." (Antonello Catacchio, 'Il Manifesto', 3 agosto 2012)