In un paese della Sicilia, Pietrammare, puntuale come l'ora legale, arriva il momento delle elezioni per la scelta del nuovo sindaco. Da anni imperversa sul paese Gaetano Patanè, lo storico sindaco del piccolo centro siciliano. Un sindaco maneggione e pronto ad usare tutte le armi della politica per creare consenso attorno a sé. A lui si oppone Pierpaolo Natoli, un professore cinquantenne, sceso nell'agone politico per la prima volta, sostenuto da una lista civica e da uno sparuto gruppo di attivisti per offrire alla figlia diciottenne, Betti, un'alternativa in occasione del suo primo voto. I nostri due eroi Salvo e Valentino sono schierati su fronti opposti: il furbo Salvo, manco a dirlo, offre i suoi servigi a Patanè, dato vincente in tutti i sondaggi; mentre il candido Valentino scende in campo a fianco dell'outsider Natoli a cui è legato, come peraltro Salvo, da un vincolo di parentela in quanto cognato. Al di là della rivalità, però, entrambi mirano ad ottenere un "favore" che potrebbe cambiare la loro vita: un gazebo che permetterebbe di ampliare la clientela, e quindi gli incassi, del piccolo chiosco di bibite posto nella piazza principale del paese. Il Popolo vive, o meglio si lascia vivere, in un perenne stato di precarietà e di illegalità. Le macchine in doppia fila, l'immondizia sparsa per strada, ambulanti e parcheggiatori abusivi, le buche, e, su tutto, l'assenza di controlli che rendono le giornate dei cittadini una costante via Crucis da affrontare con l'unica arma a loro disposizione: la lamentela. A poche ore dal voto, però, arriverà il fato, il caso, o forse il destino a dare al popolo la forza di reagire, consentendo ai cittadini uno scatto d'orgoglio che li porterà a ribaltare alle urne tutti i sondaggi pre elettorali. Pierpaolo Natoli verrà eletto a furor di popolo e con lui verrà eletta la legalità. Sapranno però i nostri concittadini fare i conti con la tanto attesa legalità?
SCHEDA FILM
Regia: Salvo Ficarra, Valentino Picone
Attori: Salvo Ficarra - Salvo, Valentino Picone - Valentino, Leo Gullotta - Padre Raffaele, Vincenzo Amato - Pierpaolo Natoli, Tony Sperandeo - Gaetano Patanè, Sergio Friscia - Vigile Gianni, Antonio Catania - Vigile Michele, Eleonora De Luca - Betti, Ersilia Lombardo - Francesca, Alessia D'Anna - Maria, Francesco Benigno - Parcheggiatore abusivo, Alessandro Roia, Ersilia Bonanno, Marcello Mordino, Paride Benassai, Gaetano Bruno, Edoardo De Angelis
Soggetto: Salvo Ficarra, Valentino Picone, Edoardo De Angelis, Nicola Guaglianone, Fabrizio Testini
Sceneggiatura: Salvo Ficarra, Valentino Picone, Edoardo De Angelis, Nicola Guaglianone, Fabrizio Testini
Fotografia: Ferran Paredes Rubio
Musiche: Carlo Crivelli
Montaggio: Claudio Di Mauro
Scenografia: Sabrina Balestra
Costumi: Cristina Francioni
Suono: Pompeo Iaquone - presa diretta
Durata: 92
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: ATTILIO DE RAZZA PER TRAMP LIMITED IN COLLABORAZIONE CON MEDUSA FILM
Distribuzione: MEDUSA
Data uscita: 2017-01-19
TRAILER
NOTE
- NASTRI D'ARGENTO 2017 PER: MIGLIORE COMMEDIA E PRODUTTORE (ATTILIO DE RAZZA HA VINTO ANCHE INSIEME A PIER PAOLO VERGA PER "INDIVISIBILI" DI EDOARDO DE ANGELIS).
CRITICA
"I cognati, capisaldi del teatro dialettale, tornano star in questa commedia italiana che vince al box office sui disastrosi sei cinepanettoni e può anche vantarsi di non essere volgare. Attuale anche se all'acqua di rose (...). Simile (in miniatura ideologica) agli 'Anni facili' e agli 'Anni difficili' diretti da Luigi Zampa, il film 'L'ora legale' di e con Ficarra e Picone, tempismo gemellare, fa sorridere mettendo tutto sempre tra virgolette, alla ricerca di quell'arte di arrangiarsi del maestro Alberto Sordi (...)." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 2 febbraio 2017)
"(...) un film di satira bonacciona, dal gusto vagamente populista ma dove i disonesti - in fondo - sono rappresentati come più simpatici degli onesti." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 19 gennaio 2017)
"Dispiace dirlo, ma il dato primario di «L'ora legale» (...) è che non fa ridere per niente. Decisi a sfornare col contributo di un autorevole pool di sceneggiatori un apologo appeso alla coda dell'attualità, gli ex amabili trasformisti stipano nel circo della immaginaria cittadina siciliana di Pietrammare (in realtà Termini Imerese) una serie di sgraziati burattini (compresi se stessi) che dovrebbero incarnare le maschere della malapolitica e il malopopolo un po' come aveva fatto con esiti parimenti monocordi e sciatti l'Albanese di «Qualunquemente»." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 19 gennaio 2017)
"Che coraggio. È quello dimostrato dai comici siciliani Ficarra e Picone (coadiuvati in sceneggiatura da Guaglianone, De Angelis e Testini) per il quinto da film da protagonisti. (...) Comincia come commedia e finisce come un dramma politico. Tra satira (Gullotta prete cospirazionista fa piangere dal ridere), citazioni (testa di pesce spada nel letto alla Padrino) e gioco di squadra (il duo non fagocita anzi concede assai al resto del cast), ecco un affresco spietato di come siamo diventati dopo l'orrore politico degli ultimi 23 anni: lamentosi, vigliacchi, nichilisti. Ficarra e Picone sono forse autolesionisti dal punto di vista commerciale. Ma anche drammaticamente seri. Come solo un grande comico deve essere." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 19 gennaio 2017)
"Piacerà anche a chi ritiene che Ficarra e Picone simpaticissimi a fare i siparietti a 'Striscia la Notizia', come attori siano fortemente limitati. Perché in 'L'ora legale' abbiamo uno script (di Nicola Guaglianone alias 'Jeeg Robot') superiore alla media della commedia paesana nostrana. E superiore anche alla recitazione piconesca." (Giorgio Carbone, 'Libero', 19 gennaio 2017)
"Sarebbe sbagliato considerare 'L'ora legale' come una satira politica. Non è, per intendersi, un altro 'Qualunquemente' (...) sicuramente, su questo tema, più graffiante e irriverente. L'ultima pellicola, diretta e interpretata, con il solito garbo, dai palermitani Ficarra e Picone è, principalmente una presa in giro della gente comune. Giocando sul paradosso che, a parole, tutti vogliamo il cambiamento delle regole della vita civile, ma che, al lato pratico, lo accettiamo solo se non va a ledere i nostri interessi personali. Una provocazione, certo, in chiave comica (sempre di commedia si tratta), ma che induce a interrogarti: mi sarei accodato anche io ai cittadini della siciliana Pietrammare? (...) La comicità presente, ma troppo anticipata dal trailer (male, questo, che non si riesce a guarire), è garbata e, qualche volta, incisiva. Si vede che dietro c'è una sceneggiatura ben scritta e la loro regia riesce a valorizzare l'ottimo cast di supporto. In ogni caso, la miglior commedia italiana di questi ultimi due mesi." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 19 gennaio 2017)