Lønsj

L'esordio della norvegese Eva Sørhaug per l'apertura (Fuori Concorso) della SIC: promettente nel prologo, un pranzo che evapora lentamente

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NORVEGIA 2008
Oslo. Realtà contraddistinte da inquietudine e solitudine esistenziale si intrecciano nel residenziale quartiere Majorstua. Christer, un giovane con gravi problemi economici che non vuole rinunciare alla sua indipendenza, mentre sta facendo la lavatrice si rende conto di aver lasciato i soldi per pagare l'affitto nel taschino di una camicia. Deciso a recuperare il denaro, il ragazzo blocca la macchina provocando un guasto che scatena una serie di conseguenze tra cui la morte del padre di Leni, una donna che per la prima volta si trova ad affrontare e organizzare da sola la sua vita. Nel frattempo, Heidi, una giovane madre distratta, è costretta a fare i conti con una complicata relazione sentimentale.
SCHEDA FILM

Regia: Eva Sørhaug

Attori: Ane Dahl Torp - Leni, Pia Tjelta - Heidi, Aksel Hennie - Christer, Bjørn Floberg - Kildahl, Nicolai Cleve Broch - Marius, Anneke von der Lippe - Karin, Kyrre Haugen Sydness - Odd, Birgitte Victoria Svendsen - Turid, Ingar Helge Gimle - Gunnar, Jan Gunnar Røise - Erlend, Pål Stokka - Bjørn Olaf, Celine Engebrigtsen - Margret, Knut Husebø - Farsethås, Hilde Olaussen - Gro

Soggetto: Per Schreiner

Sceneggiatura: Per Schreiner

Fotografia: John Andreas Andersen

Musiche: Bugge Wesseltoft

Montaggio: Sophie Hesselberg, Wibecke Rønseth

Scenografia: Siri Langdalen

Arredamento: Dagfinn Kleppan, Paul André Fuller

Costumi: Karen Fabritius Gram

Effetti: Pal Morten Hverven, Martin Thorkildsen

Altri titoli:

Cold Lunch

Durata: 85

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:2.35)

Produzione: 4 1/2

NOTE
- FILM D'APERTURA, FUORI CONCORSO, ALLA 23^ SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA, MOSTRA DI VENEZIA 2008.
CRITICA
"Il pregio del film sta nella sua costruzione. Se l'inizio infatti sembra banale, la scelta di sviluppare la dimensione corale poco a poco provoca sorprese, situazioni inattese. (...) Col tono che è già cambiato, la commedia nera ha scommesso sul grottesco, quasi a ridere per prima di sé e di quel mondo disperato". (Cristina Piccino, 'Il manifesto', 28 agosto 2008)

"Opera prima norvegese, bene sceneggiata da Per Schreiner e ben diretta da Eva Sorhaug: la divisione del lavoro funziona". ('Il Foglio', 31 agosto 2008)