Figlio adottivo di due contadini di colore, Navin Johnston, ormai un ragazzone, decide di lasciare l'amata famiglia per fare fortuna. Assunto presso la stazione di servizio di Harry, Navin combina spesso guai ma un giorno, aggiustando gli occhiali da sole di Stanley Fox, si spiana il terreno per una meravigliosa avventura. L'uomo infatti, notata l'ingegnosità del metodo di Navin, lo brevetta o lo lancia sul mercato con grande successo con il nome di Opti-Crab. Navin, nel frattempo, ha conosciuto Marie e con lei entra nell'alta società grazie ai proventi della sua invenzione. Ma la fortuna e la gloria sono destinate a passare. Cosa fare se i portentosi occhiali in realtà conducono allo strabismo?
SCHEDA FILM
Regia: Carl Reiner
Attori: Steve Martin - Navin Johnson, Bernadette Peters - Marie Kimble Johnson, Catlin Adams - Patty Bernstein, Mabel King - La Madre, Richard Ward - Il Padre, Dick Anthony Williams - Taj Jonson, Bill Macy - Stan Fox, M. Emmet Walsh - Uomo Malato, Dick O'Neill - Frosty, Maurice Evans - Hobart, Helena Carroll - Hester, Domingo Ambriz - Padre De Cordoba, Jackie Mason - Harry Hartounian
Soggetto: Steve Martin, Carl Gottlieb
Sceneggiatura: Steve Martin, Carl Gottlieb, Michael Elias
Fotografia: Victor J. Kemper
Musiche: Jack Elliott
Montaggio: Bud Molin
Scenografia: Jack T. Collis
Costumi: Theadora Van Runkle
Effetti: Henry Millar Sr.
Altri titoli:
EASY MONEY
Durata: 93
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, TECHNICOLOR
Produzione: WILLIAM E. MCEUEN, DAVID V. PICKER PER ASPEN FILM SOCIETY
Distribuzione: CIC (1980) - CIC VIDEO
CRITICA
"Non si può dire che Steve Martin (protagonista e co-autore di questa commedia) sia un debuttante poiché, già apparso fugacemente nel cinema, è un divo affermato e abbastanza idolatrato nella tv e nello spettacolo teatrale statunitense. E non si può neppure affermare che da Hollywood stia giungendo un nuovo attore-autore della classe di Woody Allen e Mel Brooks poiché il prodotto con cui si sta presentando è piuttosto un ritorno a certi schemi di comica popolare che hanno indotto qualche critico a paragonarlo a Jerry Lewis. Ciò nonostante, 'Lo straccione' sa di novità; possiede una sua disarmante e accattivante ingenuità; possiede una sostanza umana sorniona, americanamente ottimista, nascosta nel succedersi caotico delle trovate di impronta picaresca e anche offuscata dal ricorso a forme di umorismo che nelle grossolanità cerca di trovare consensi tra una platea dal palato troppo guastato. Bilancio positivo? Se nel farlo si è sereni, si dovrebbe dire di sì. Soltanto è doveroso augurare al nuovo divo una recitazione più controllata, una comicità più costante e coerente, una maggiore eleganza nella scelta dei temi su cui costruire il comico." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 89, 1980)