Nelle acque che attorniano l'isoletta di Amity, infestate già una volta da un gigantesco e feroce squalo, ne compare a distanza di qualche anno uno ancora più grosso e cattivo. A credere alla sua esistenza, dopo la scomparsa di un fotografo subacqueo e di due villeggianti, è però soltanto il capo della polizia, Martin Brody: e poichè l'isola è gremita di turisti, la cui fuga danneggerebbe il commercio e la speculazione locale, le autorità di Amity reagiscono agli allarmi di Brody licenziandolo. Ma lo squalo c'è e nelle sue fauci rischiano di finire i due figli del poliziotto e molti loro compagni, usciti imprudentemente in mare con le loro barche. Benché formalmente privo di poteri, Brody assume coraggiosamente il controllo della situazione, affronta lo squalo che sta assediando le sue giovani vittime, e lo fulmina inducendolo ad azzannare un cavo elettrico sottomarino.
SCHEDA FILM
Regia: Jeannot Szwarc
Attori: Roy Scheider - Martin Brody, Lorraine Gary - Ellen Brody, Murray Hamilton - Sindaco Vaught, Joseph Mascolo - Peterson, Jeffrey Kramer - Agente Jeff Hendricks, Mark Gruner - Mike Brody, Ann Dusenberry - Tina Wilcox, David Elliot (II) - Larry, Gigi Vorgan - Brookie Peters, Donna Wilkes - Jackie, Susan French - Anziana testimone dell'incidente, Gary Dubin - Ed, Collin Wilcox Paxton - Dr Elkins, Barry Coe - Andrews, Marc Gilpin - Sean, Gary Springer - Andy
Soggetto: Peter Benchley
Sceneggiatura: Carl Gottlieb, Howard Sackler
Fotografia: Michael C. Butler
Musiche: John Williams
Montaggio: Steve Potter, Arthur Schmidt, Neil Travis
Scenografia: Joe Alves
Costumi: Bill Jobe
Durata: 115
Colore: C
Genere: THRILLER DRAMMATICO
Specifiche tecniche: SCOPE
Tratto da: personaggi creati da Peter Benchley
Produzione: RICHARD D. ZANUCK, DAVID BROWN PER UNIVERSAL
Distribuzione: CIC - CIC VIDEO
CRITICA
"Modestissima rimasticatura, in tutti i sensi, del film caposcuola di Steven Spielberg, maestro di suspense e di effetti speciali, che qui annegano nell'oceano del già visto senza provocare alcun fremito. Il finto pescione costruito in laboratorio e destinato inesorabilmente alla padella ormai non fa più paura a nessuno. Tanto meno a produttori più voraci di lui, già pronti a sfornare gli squaletti tre e quattro". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 10 febbraio 2001)