Anni Novanta. Una Palermo a luce fredda. Un solo giorno. Personaggi senza nome scivolano verso il compimento del loro destino. Una storia di cause ed effetti, in cui i crimini perpetrati si ripercuoteranno non solo su chi li subisce, ma anche su chi li compie. E da cui nessuno, in un modo o in un altro, rimarrà immune.
SCHEDA FILM
Regia: Salvo Cuccia
Attori: Filippo Luna - Commissario, Barbara Tabita - Moglie, Paolo Briguglia - Autista, Maziar Firouzi - Ragazzo interrogatorio, Vincenzo Pirrotta - Poliziotto pelato, Tommaso Caporrimo - Poliziotto capellone, Antonio Buscemi - Poliziotto muto, Sergio Vespertino - Killer, Maurizio Maiorana - Killer, Federico Cimò - Medico, Giovanni Cintura - Anziano dell'officina moto, Alessandro Agnello - Fratello moglie, Gabriele Di Chiara - Bambino rapito, Orio Scaduto - Guardia carceraria, Shain Firouzi - Gioacchino, Giacomo Guarneri, Davide Celona, Sandro Maria Campagna
Soggetto: Salvo Cuccia, Marco Alessi
Sceneggiatura: Salvo Cuccia, Marco Alessi, Alfonso Sabella, Federica Cuccia
Fotografia: Clarissa Cappellani
Musiche: Domenico Sciajno
Montaggio: Letizia Caudullo
Scenografia: Marcello di Carlo
Arredamento: Filippo Sciortino
Costumi: Samuela Cirrone
Suono: Luca Bertolin - presa diretta, Danilo Romancino - presa diretta
Altri titoli:
Nameless Authority - Lo scambio
Durata: 93
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: ELEONORA CORDARO IN COLLABORAZIONE CON GIANLUCA FERNANDEZ PER ABRA & CADABRA, IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA, ELENKA BARAERA, SHOOT AND POST, DUGONG
Distribuzione: ABRA & CADABRA (2016)
Data uscita: 2016-06-23
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SUPPORTO DI: REGIONE SICILIANA-ASSESSORATO TURISMO SPORT SPETTACOLO-UFFICIO SPECIALE PER IL CINEMA E L'AUDIOVISIVO, SICILIA FILM COMMISSION , NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA SENSI CONTEMPORANEI.
- IN CONCORSO AL 33. TORINO FILM FESTIVAL (2015).
- LA REVISIONE MINISTERIALE DI OTTOBRE 2015 HA ELIMINATO IL DIVIETO AI MINORI DI 14 ANNI CHE AVEVA PRECEDENTEMENTE STABILITO A LUGLIO DELLO STESSO ANNO.
CRITICA
"Fondato su riferimenti di cronaca mafiosa dopo gli omicidi Falcone e Borsellino però resi del tutto irriconoscibili, il film di Salvo Cuccia (...) assume a scenario del suo apologo una giornata palermitana di meta anni 90. I personaggi, tutti ambigui, sono archetipi più che personaggi (...). L'intenzione di creare un'atmosfera, opprimente e grigia, coglie nel segno. Tuttavia il progetto di rappresentare l'essenza di un universo dominato dalla mentalità e pratica mafiose, mettendo in scena simboli astratti, si risolve in confusione anche abbastanza velleitaria. Malgrado interpreti eccellenti." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 7 luglio 2016)