Il piccolo Saroo, a soli cinque anni si perde su un treno che lo porta per migliaia di kilometri attraverso l'India, lontano da casa e dalla famiglia. Il bambino deve imparare a sopravvivere da solo a Calcutta, fino a quando viene adottato da una coppia australiana. Venticinque anni dopo, con solo una manciata di ricordi, una tenace determinazione e la rivoluzionaria tecnologia di Google Earth, Saroo decide di andare a cercare la sua famiglia di origine e ritrovare la sua prima casa. basato su fatti realmente accaduti.
SCHEDA FILM
Regia: Garth Davis
Attori: Dev Patel - Saroo Brierley, Nicole Kidman - Sue Brierley, Rooney Mara - Lucy, David Wenham - John Brierley, Sunny Pawar - Saroo Bierley bambino, Abhishek Bharate - Guddu, Priyanka Bose - Kamla, Tannishtha Chatterjee - Noor, Nawazuddin Siddiqui - Rawa, Deepti Naval - Mrs. Sood, Divian Ladwa - Mantosh Brierley, Sachin Joab - Bharat, Pallavi Sharda - Prama, Arka Das - Sami, Eamon Farren - Luke, Menik Gooneratne - Swarmina, Emilie Cocquerel - Annika
Soggetto: Saroo Brierley - romanzo
Sceneggiatura: Luke Davies
Fotografia: Greig Fraser
Musiche: Hauschka , Dustin O'Halloran
Montaggio: Alexandre de Franceschi
Scenografia: Chris Kennedy
Arredamento: Nicki Gardiner, Seema Kashyap
Costumi: Cappi Ireland
Effetti: Iloura
Altri titoli:
A Long Way Home
Durata: 120
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: DCP (1:2.35)
Tratto da: romanzo "La lunga strada per tornare a casa" di Saroo Brierley (ed. Rizzoli)
Produzione: SEE-SAW FILMS, AQUARIUS FILMS, SUNSTAR ENTERTAINMENT
Distribuzione: EAGLE PICTURES
Data uscita: 2016-12-22
TRAILER
NOTE
- SELEZIONE UFFICIALE ALLA XI EDIZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2016).
- CANDIDATO AI GOLDEN GLOBES 2017 PER: MIGLIOR FILM DRAMMATICO, ATTORE (DEV PATEL) E ATTRICE (NICOLE KIDMAN) NON PROTAGONISTI E COLONNA SONORA.
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2017 PER: MIGLIOR FILM, ATTORE (DEV PATEL) E ATTRICE (NICOLE KIDMAN) NON PROTAGONISTI, FOTOGRAFIA, COLONNA SONORA E SCENEGGIATURA NON ORIGINALE.
- CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2017 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.
CRITICA
"Molto natalizio, melodrammatico ma storia vera, il film di Garth Davis, racconta una vicenda ordinaria per l'India dove si perdono migliaia di bimbi l'anno. (...) Cerniere impazzite di borse con fazzoletti. Di gran lunga superiore la prima parte col piccino sperduto tra mostri (Sunny Pawar offre emozioni) mentre buonismo s'inserisce quando il cresciuto Dev Patel (...) assaggia il dolce jalebi e ritrova le radici. La coppia adottiva con la Kidman in riccioli rossi sconta la ricerca del pianto: se non fosse vita vissuta, sembrerebbe una serie tv." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 22 dicembre 2016)
"Purtroppo il film non ha alcunché di epico. E neanche riesce, se non nelle prime strazianti battute, ad essere veramente coinvolgente. La neostar indiana Dev Patel (...) fa quel che può ma non è molto e anzi mostra tutti i suoi limiti di monotonia. La madre adottiva è Nicole Kidman che da un bel po' purtroppo non ne azzecca una, avendo infilato solo in tempi recentissimi un serie di ruoli svolti all'insegna della mediocrità, da 'La famiglia Fang' a 'Genius'. Più presentabile Rooney Mara nel ruolo della fidanzata di Saroo che, fuori dallo stucchevole buonismo della mamma Kidman, a un certo punto non ce la fa più ed è tentata dal mollare il ragazzo ai suoi tomenti. Appena accennata e incomprensibile la figura del secondo figlio adottivo indiano e dunque fratellastro di Saroo, al contrario di lui imperfetto, bizzoso, ribelle, per nulla grato a quei santi dei genitori adottivi." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 22 dicembre 2016)
"Pur basato su una storia vera, 'Lion' è una favola piena di buoni sentimenti, il che potrebbe farne un ideale film natalizio. (...) la prima parte, che rievoca la dickensiana odissea di Soroo esposto ai mille pericoli di una metropoli sconosciuta, è avvincente: e Garth Davis, che si era fatto notare per aver firmato alcune puntate di 'Top of the Lake', si conferma regista di buona mano." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 22 dicembre 2016)
"'Lion - La strada verso casa' del regista esordiente australiano Garth Davis (...) è uno di quei film col marchio della «storia vera». E questo per alcuni autori implacabili nel cercare biografie, sembra già sufficiente per convincere lo spettatore a entrare nella sala dove, appunto, si mette in scena il «realmente accaduto». (...) Costruito per un pubblico in cerca di buoni sentimenti, 'Lion' ha già conquistato quattro nomination ai Golden Globe, tra cui quella per il migliore film drammatico. Evidentemente le storie vere, al contrario di quelle immaginate, esercitano un fascino al quale non si può opporre resistenza anche quando non sono altro che una somma di fatti legati da una retorica che livella ogni asperità della vita." (Mazzino Montinari, 'Il Manifesto', 22 dicembre 2016)
"Tratto da una storia vera diventata best-seller, il film di Davis ha una prima parte eccellente (gioia nella povertà con mamma e fratello, tragedia, brutti incontri, confusione, speranza, nuovi genitori; il piccolo Sunny Pawar è prodigioso). La seconda parte è più convenzionale ma comunque emozionante con Patel nei panni di Saroo trentenne. Ottima Nicole Kidman come mamma australiana. Ma la vera star del film è Google Earth: strumento geniale per guardare dall'alto il mondo e ricostruire, forse, il nostro passato." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 22 dicembre 2016)
"Una storia vera, un soggetto che si presta molto al grande schermo. Peccato che un simile materiale venga sprecato da una narrazione sciatta. Applausi per il giovane Sunny Pawar." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 22 dicembre 2016)