Alla fine degli anni Novanta, pochi mesi dopo la nomina a direttore responsabile del giornale"The New Repubblic", Charles Lane licenzia il giornalista più valido della sua redazione, Stephen Glass, per aver inventato la storia pubblicata con il titolo "Hack Heaven". In realtà era diventata una pratica ormai consueta per il giornalista "incriminato" pubblicare articoli che fossero un sapiente dosaggio di realtà e finzione ma nessuno aveva mai pensato di metterne in discussione la veridicità in virtù dell' enorme consenso popolare di cui Glass godeva.
SCHEDA FILM
Regia: Billy Ray
Attori: Hayden Christensen - Stephen Glass, Peter Sarsgaard - Chuck Lane, Chloë Sevigny - Caitlin Avey, Melanie Lynskey - Amy Brand, Steve Zahn - Adam Penenberg, Hank Azaria - Michael Kelly, Rosario Dawson - Andy Fox, Luke Kirby - Rob Gruen, Jamie Elman - Aaron Bluth, Mark Blum - Lewis Estridge
Soggetto: Buzz Bissinger, Billy Ray
Sceneggiatura: Billy Ray
Fotografia: Mandy Walker
Musiche: Mychael Danna
Montaggio: Jeffrey Ford
Scenografia: François Séguin
Costumi: Renée April
Durata: 95
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: TRATTO DA UN ARTICOLO DI BUZZ BISSINGER
Produzione: CRAIG BAUMGARTEN, ADAM MERIMS, GAYE HIRSCH E TOVE CHRISTENSEN PER LA LIONS <br> PRODUTTORI ESECUTIVI: TOM CRUISE E PAULA WAGNER DELLA CRUISE/WAGNER E MICHAEL PASEORNEK, MARK BUTAN E TOM ORTENBERG DELLA LIONS GATE
Distribuzione: MEDUSA (2004)
Data uscita: 2004-11-12
CRITICA
"'L'inventore di favole' di Billy Ray è una storia vera. Un film dalle interpretazioni esemplari e ottimamente diretto da un debuttante. Siamo alla fine degli anni Novanta e i valori correnti sono carriera, successo, bellezza. Contrapposti a idee spaventose come fallimento, inutilità, emarginazione. Il regista però non crocifigge il giornalista bugiardo, anzi, non lo giudica neanche. Si limita a mostrarlo per quello che è: un uomo vinto dai suoi timori e anche un abilissimo adulatore. È attraverso gli altri personaggi che l'autore ci mostra quello in cui crede, ricordandoci che, eccettuati senso di responsabilità, dilemmi etici e capacità di scelte non dominate dalla paura, cosa ci identifica come individui?" (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 12 novembre 2004)
"Alla fine, sembra suggerire Billy Ray, regista agli esordi, la catarsi è completa: dalla carta stampata alla carta stampata, tutto si crea e nulla si distrugge. La verità fa fatica a venire a galla, ma poi è lì, la si legge." (Ferruccio Gattuso, 'Il Giornale', 12 novembre 2004)
"Ispirato a un episodio autentico, coprodotto da Tom Cruise e diretto da Billy Ray, sceneggiatore al debutto dietro la cinepresa, 'L'inventore di favole' è uno dei migliori film sul 'quarto potere' degli ultimi anni. Lo sceneggiatore-regista incentra il nucleo drammatico sul conflitto psicologico tra il giovanissimo giornalista e il suo giovane nuovo direttore, bene interpretati da Hayden 'Anakin Skywalker' Christensen e Peter Sarsgaard." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 12 novembre 2004)
"Un bel film classico da una storia vera, diretto con piglio nervoso e senza arzigogoli da Billy Ray, qualche svolazzo in apertura e nel finale, ma per il resto secco pedinamento della giovane e ambiziosa redazione e delle vitali, cieche amicizie tra i redattori, impersonati con efficacia da Christense, dalla brava Chloe Sevigny, dalla bellissima Rosaria Dawson. (....) Non c'è retorica del giornalismo puro nel film di Ray, rabbia e tradimento sì, ma nessuna tirata sul cronista e i suoi ideali. Stephen Glass è semplicemente un ragazzo bruciato dall'ambizione e dalla fretta: non avendo la pazienza di aspettare che il fenomeno degli hacker esploda, se lo inventa, dà un buco ai concorrenti. A modo suo un talento vero." (Piera Detassis, 'Panorama', 18 novembre 2004)