Storia della nascita e del continuo mantenimento del Duomo di Milano attraverso i secoli. Primo atto della quadrilogia "Spira Mirabilis" che affronta il concetto di immortalità attraverso gli elementi della natura, "L'infinita Fabbrica del Duomo" rappresenta l'elemento della terra. Attraverso una prospettiva poetica e dal forte impatto visivo, il film segue le fasi e i lavori che la conservazione del Duomo richiede: dall'estrazione del marmo, al cantiere marmisti, all'Archivio storico, alla Cattedrale stessa. Marmisti, muratori, carpentieri, fabbri, restauratori, orafi: questa straordinaria, ma costante concentrazione di attività è filmata alla luce della sacralità di un monumento che vive di tempi, ritmi, calendari, aspirazioni che si fondono e trascendono il lavoro umano e assume così un nuovo valore simbolico.
SCHEDA FILM
Regia: Massimo D'Anolfi, Martina Parenti
Soggetto: Massimo D'Anolfi, Martina Parenti
Fotografia: Massimo D'Anolfi
Musiche: Massimo Mariani
Montaggio: Massimo D'Anolfi, Martina Parenti
Suono: Martina Parenti
Durata: 74
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: 2K PRORES 4444, DVCPRO HD
Produzione: MONTMORENCY FILM CON RAI CINEMA
Distribuzione: LAB 80 FILM
Data uscita: 2016-03-31
TRAILER
NOTE
- TESTI ADATTATI DA: "MILANO IN MANO" DI GUIDO LOPEZ E SILVESTRO SEVERGNINI, "STORIA DELLA VENERANDA FABBRICA" DI CARLO FERRARI DA PASSANO.
- PRESENTATO AL 68. FESTIVAL DI LOCARNO (2015) NELLA SEZIONE 'SIGNS OF LIFE'.
CRITICA
"Ci sono luoghi simbolo delle città che tutti abbiamo in mente ma che nessuno davvero conosce, meno che mai sappiamo storia e origini. Martina Parenti e Massimo D'Anolfi negli ultimi anni ci hanno regalato dei documentari sempre di altissimo livello (...). Proprio loro due, armati dei testi di Milano in mano di Guido Lopez e Silvestro Severgnini, oltre a 'Storie della Veneranda fabbrica' di Carlo Ferrari da Passano, hanno deciso di puntare il loro originale obiettivo sul Duomo di Milano. (...) con una narrazione visiva intrigante e poetica (...) quasi da cinema muto (...)." (Antonello Catacchio, 'Il Manifesto', 31 marzo 2016)
"Un'opera infinita. Che ha attirato la curiosità di Massimo D'Anolfi e Martina Parente, autori di 'L'infinita fabbrica del duomo', documentario dedicato proprio all'edificio sacro con la Madonnina, tra i più conosciuti e visitati al mondo (...). Pochissimi, nello scorrere delle immagini, i riferimenti alla storia. Si parla soprattutto del lavoro dell'uomo che deposita il proprio sapere artigianale e artistico in quest'opera lunga e colossale." (Luca Pellegrini, 'Avvenire', 6 agosto 2015)
"(...) Il processo di replica della statua di Sant'Eulalia, su cui il documentario si sofferma, è paradigmatico. La materia di cui sono fatte queste statue è la stessa di cui è fatto il film, con il lavoro di migliaia di persone che non hanno mai visto l'opera finita. Persone sconosciute - per questo vediamo solo le loro mani al lavoro - proprio come i tanti poveri «che - dice un altro cartello del film in cui è bandita la solita voce off - vivono in catapecchie ma costruiscono cattedrali» perché da loro sono arrivate nel passato la maggior parte delle offerte ma anche, e sembra una canzone di De Andrè, da persone come «donnola dicta Raffalda» che era la più brava a portare l'amore a Milano e che versò l'obolo collettivo raddoppiato «coram populi». La coppia di cineasti che si è basata sulla celebre guida 'Milano in mano' di Guido Lopez e Silvestro Severgnin i e su 'Storia della veneranda fabbrica' dell'ingegnere Carlo Ferrari da Passano ha potuto anche filmare la chiusura serale del Duomo, un rito apparentemente profano che invece restituisce tutta la sacralità di un luogo in cui i custodi finiscono il lavoro ringraziando con il segno della croce." (Pedro Armocida, 'Il Giornale', 6 agosto 2015)