Il Cavalier Leonida Bottacin, padrone di una industria vinicola del trevigiano, viene colto da infarto mentre ai margini del camposanto, cerca di consolarsi per la perdita della moglie con la moglie del becchino. Gli avidi e numerosi eredi si installano allegramente nella villa del morente e, in attesa della dipartita, trattano con una "multinazionale" americana. La malattia, però, si protrae troppo a lungo, minacciando la riuscita dell'affare; e allora il nipote Benito Varotto - con il pieno consenso della moglie Italia, della cognata Jole, dei fratello Gustavo - recluta da una clinica svizzera l'infermiera Anna, pagata profumatamente affinché, eccitando il paziente, lo conduca al secondo fatale infarto. Anna, facendo concorrenza alla servetta Tosca, dispensa abbondantemente le proprie grazie a Benito, inizia all'amore Adone, giovane figlio di Jole, ma cura Leonida che, guarito, caccia gli eredi dalla villa e sposa la ragazza svizzera. Celebrate le nozze, questa volta l'astuta Anna provoca il marito e rimane vedova, nonché erede.
SCHEDA FILM
Regia: Nello Rossati
Attori: Ursula Andress - Anna, Duilio Del Prete - Benito Varotto, Luciana Paluzzi - Jole Scarpa, Lino Toffolo - Giovanni Garbin, detto 'Nane', Jack Palance - Mr. Kitch, Mario Pisu - Leonida Bottacin, Daniele Vargas - Gustavo Scarpa, Carla Romanelli - Tosca Floria Zanin, Marina Confalone - Italia Varotte, Stefano Sabelli - Adone, Attilio Duse - Dottor Pavan
Soggetto: Paolo Vidali, Claudia Florio, Nello Rossati
Sceneggiatura: Nello Rossati, Paolo Vidali, Roberto Gianviti
Fotografia: Ennio Guarnieri
Musiche: Gianfranco Plenizio
Montaggio: Alberto Gallitti
Scenografia: Toni Rossati
Costumi: Luca Sabatelli
Altri titoli:
The Nurse
The Secrets of a Sensuous Nurse
I Will If You Will
The Sensuous Nurse
Défens de toucher
Durata: 105
Colore: C
Genere: EROTICO
Specifiche tecniche: 35 MM, PANORAMICA, TECHNICOLOR
Produzione: CARLO PONTI PER COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA CHAMPION
Distribuzione: GOLD FILM - EUREKA VIDEO
CRITICA
"Deprimente farsa pecoreccia a cavalcioni tra satira di costume e commediaccia degli equivoci, che il modesto Nello Rossati dirige con svogliata sciatteria, nonostante il prodigarsi dei molti bravi caratteristi presenti. Chi non conosce il dialetto veneto può farsi una cultura, soprattutto in parolacce". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 24 aprile 2003)