L'inchiesta

ITALIA, SPAGNA, TUNISIA 1986
Tito Valerio Tauro, ambizioso funzionario dell'imperatore Tiberio, giovane "capace di costruire un processo anche su un piccolo sbaglio", si presenta al procuratore romano Ponzio Pilato con un rescritto imperiale che lo autorizza a svolgere un'inchiesta sulla sparizione del corpo di Gesù. Pilato sospetta che Tauro sia a Gerusalemme per ragioni politiche e teme per il proprio potere. Ma durante la festa per il compleanno dell'imperatore, Tauro dichiara pubblicamente di essere inviato a cercare il corpo di Gesù di Nazareth. La moglie di Ponzio Pilato, Claudia Procula, trasale e subito cerca un incontro privato con Tauro, il quale si illude baldanzosamente che la donna desideri essergli amante. Claudia lo conduce invece al sepolcro vuoto di Gesù, che ha conosciuto durante il processo davanti a Pilato: gli confida d'esser rimasta affascinata dalla personalità di quello straordinario ebreo e gli parla di certe dicerie sulla sua risurrezione, di cui sarebbe stata testimone una donna di Magdala ora scomparsa. Tauro inizia la sua inchiesta, interrogando varie persone: gli viene indicata anche la madre di Gesù, un'umile popolana. Frattanto Pilato inscena un finto ritrovamento del corpo di Gesù, per liberarsi dall'inquisitore: ma la finzione viene smascherata da Tauro, che provoca indirettamente un tafferuglio tra la folla, con morti, feriti e incendi suscitando il fiero risentimento di Pilato. Per raggiungere il proprio scopo, Tauro non rifugge neppure da azioni clamorose e spregiudicate: arresti, esecuzioni, prove raccapriccianti per sperimentare gli effetti della crocifissione. Sempre inutilmente. Finisce col ritenere Gesù vivo, e decide di rintracciare Maria di Magdala, per sapere da lei dove si sia nascosto. La ritrova in uno scosceso rifugio sulle alture deserte, lontano da Gerusalemme, a curare dei lebbrosi. Alle domande dell'inquisitore la donna risponde con semplicità di avere sempre con sé Gesù, perché lo serve nei sofferenti. Quando i lebbrosi lo circondano imploranti, ritenendolo il risorto Gesù, Tauro fugge, vagando a lungo, sperduto più ancora nel mistero, che nel deserto che lo circonda, finché incontra, esausto, la guarnigione romana di Pilato, che lo rifiuta e ne decreta la morte.
SCHEDA FILM

Regia: Damiano Damiani

Attori: Keith Carradine - Tito Valerio Tauro, Harvey Keitel - Ponzio Pilato, Phyllis Logan - Claudia Procula, Lina Sastri - Maria di Magdala, Angelo Infanti - Trifone, John Forgeham - Marco, servo di Tauro, Georgia Slowe - Sara, Erik Schumann - Flavio, Luciano Bartoli - Criside, Silvan - Uno stregone, Francesco Carnelutti, Franco Fantasia, Philip Locke

Soggetto: Suso Cecchi d'Amico, Ennio Flaiano

Sceneggiatura: Damiano Damiani, Vittorio Bonicelli

Fotografia: Franco Di Giacomo

Musiche: Riz Ortolani

Montaggio: Enzo Meniconi

Scenografia: Enrico Fiorentini

Costumi: Giulia Mafai

Effetti: Gino De Rossi, Sergio Stivaletti

Altri titoli:

The Inquiry

The Investigation

Durata: 105

Colore: C

Genere: THRILLER STORICO RELIGIOSO

Tratto da: romanzo di Anthony Burgess "L'uomo di Nazareth" (1971)

Produzione: SILVIO E ANNA MARIA CLEMENTELLI PER CLESI CINEMATOGRAFICA E FULVIO LUCISANO PER ITALIAN INTERNATIONAL FILM, SACIS, RAI

Distribuzione: DLF - DOMOVIDEO

NOTE
- RIPRESE EFFETTUATE IN TUNISIA CON LA COLLABORAZIONE DELLA CARTHAGO FILM.

- DAVID DI DONATELLO 1987 COME MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA A LINA SASTRI.

- PREMIO ALITALIA A SILVIO CLEMENTELLI E DAMIANO DAMIANI.

- LA REALIZZAZIONE DELLE VITTIME E' DI SERGIO STIVALETTI.
CRITICA
"Nella filmografia di Damiani, 'L'inchiesta' costituisce un episodio abbastanza anomalo. Regista molto legato al presente, con predilezione per le vicende di corposa e sanguigna drammaticità, si è invece cimentato in questa occasione con una storia ambientata negli anni immediatamente successivi alla morte di Cristo (...).Sul piano dei contenuti, il merito maggiore de L' inchiesta è quello di mantenersi pressoché sempre coerente all'impostazione di un dramma intellettuale, con poche e tutto sommato irrilevanti concessioni nei terreni altri di suggestioni più facili, di emotività più epidermiche." (Mario Milesi, 'Bergamo Oggi', 17 aprile 1987)

"Non so se uno spunto geniale come quello dell''Inchiesta' sia caduto nelle mani migliori, dopo i precedenti tentativi falliti da Magni, Montaldo, Festa Campanile. Così com'è, il film passa da momenti efficaci, intensi, che quasi sempre coincidono con la presenza di Carradine, ad altri di più labile impatto. (...) Giudicato come thriller, 'L'inchiesta' non sfigura, con quel suo ingegnoso colpo di scena finale: gli giova meno, mi pare, una vaga struttura da kolossal, da peplum fuori tempo." (Gabriele Porro,'Il Giorno', 14 febbraio 1987)

"Il film è infatti quanto di più modesto e, nonostante i riferimenti all'attualità, anacronistico si possa immaginare, uno sceneggiato televisivo in stile anni Cinquanta che per la sua piattezza e ovvietà ci lascia quasi del tutto indifferenti. (...) Un rispettabile regista come Damiano Damiani non avrebbe dovuto cadere in questo trabocchetto. Buon per lui che 'L'inchiesta' non sia stato accolto in concorso all'ultima Mostra di Venezia: sarebbe stato frustato a sangue dalla critica internazionale, con grave pregiudizio del successo che il film potrà avere sui mercati internazionali facili a contentarsi. Vi recitano Keith Carradine (Tauro), Harvey Keitel (Pilato), Phyllis Logan (Claudia), Lina Sastri (Maria Maddalena). E fra le pieghe c'è un grande amore inappagato." (Giovanni Grazzini, 'Il Corriere della Sera', 14 febbraio1987)