Francia, 1912. Nella fonderia di una città lavora Horty, giovane operaio, sposato con Zoè impiegata a sua volta nei magazzini della fonderia. Arriva il momento del concorso annuale di resistenza organizzato dalla fonderia e anche stavolta Horty arriva primo. In questa circostanza c'è un premio d'eccezione: un biglietto di andata e ritorno per Southampton per assistere alla partenza del Titanic. Nella città inglese Horty prende alloggio nell'hotel di lusso, dove gli è stata riservata una stanzetta sottotetto. Stanco per il viaggio, va a dormire, quando alla porta bussa una giovane donna affascinante e smarrita: è una cameriera che il giorno dopo deve imbarcarsi sul Titanic ma non sa dove passare la notte. Horty accetta di ospitarla. La mattina dopo, quando si sveglia, la ragazza è scomparsa. Horty la vede da lontano e riesce solo a recuperare da un ambulante una fotografia di lei, che si chiama Maria. Tornato a casa, Horty deve sopportare le voci che parlano di un rapporto tra Zoè e il proprietario della fonderia. Comincia allora a raccontare al bar l'avventura con Marie e, quasi senza rendersene conto, il racconto si arricchisce ogni volta di più. Dopo il naufragio del Titanic e la morte, data per sicura, di Marie, Horty riprende i suoi racconti al bar, con grande rabbia della moglie. Un giorno nel locale capita Zeppe, direttore di un teatro ambulante, che vede le qualità recitative di Horty e lo convince ad affrontare una tourneè teatrale: ogni sera lui racconta la sua disperata storia d'amore con Marie. Una sera in teatro appare Marie, che è in realtà una ladruncola insieme al marito, e vuole una parte dei cospicui incassi degli spettacoli. Solo dopo essere stata pagata, la donna si allontana col marito. Per Horty è il crollo di un sogno. Ma ora più che mai ha bisogno di raccontare una storia mai esistita.
SCHEDA FILM
Regia: Bigas Luna
Attori: Olivier Martinez - Horty, Romane Bohringer - Zoe', Aitana Sánchez-Gijón - Marie, Didier Bezace - Simeon, Aldo Maccione - Zeppe, Marianne Groves - Mathilde, Didier Bénureau - Segretario Di Simeon, Yves Verhoeven - Gaspard, Stefania Orsola Garello - Mimi, Giorgio Gobbi - Manu, Barbara Lerici - Blanche, Jean-Marie Juan - Pascal, Arno Chevrier - Al, Vincenzo De Caro - Lacroix
Soggetto: Didier Decoin
Sceneggiatura: Cuca Canals, Jean-Louis Benoît, Bigas Luna
Fotografia: Patrick Blossier
Musiche: Alberto Iglesias
Montaggio: Kenout Peltier
Scenografia: Walter Caprara, Bruno Cesari
Costumi: Franca Squarciapino
Effetti: David Danesi, Riccardo Ricci, Roberto Ricci, Carlos J. Santos, Francesco Sabelli
Altri titoli:
LA CAMARERA DEL TITANIC
Durata: 100
Colore: C
Genere: METAFORA
Tratto da: ROMANZO "LA FEMME DE CHAMBRE DU TITANIC" DI DIDIER DECOIN
Produzione: UGC YM, LE SEPT CINEMA, FRANCE 2 CINEMA
Distribuzione: MEDUSA FILM (1998) - MEDUSA VIDEO
CRITICA
"Constatata l'impossibilità di dare credito a una vicenda senza capo né coda non resta che apprezzare talune atmosfere del film: un crudo ambiente operaio che sembra ritagliato da 'Germinal' di Claude Berri e il mondo dello spettacolo ruspante nella seconda metà non priva di ammicchi a Fellini. Olivier Martinez, che ricordiamo in 'L'ussaro sul tetto', ha un aspetto piacevole, ma insegue invano un fantasma di personaggio; lo stesso si può dire di Romane Bohringer nei panni della moglie; e di Aitana Sanchez Gijon, la cameriera, più che l'arte si ammira l'avvenenza". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 1 giugno 1998)
"Peccato che lo spunto, romantico e insinuante, si perda nell'allestimento di un film che non sai come prendere: incerto tra melodramma e commedia, il regista confeziona un ibrido figurativamente apprezzabile ma lambito da un kitsch programmatico che pure vorrebbe toccare il cuore dello spettatore. Naturalmente il regista, impostosi nel passato per una certa audacia erotica, dice ora di voler rivalutare il desiderio e l'immaginazione, alla ricerca di un cinema capace di stimolare la fantasia. In questo senso La cameriera del Titanic sarebbe il tentativo di affrancarsi dal ricordo di 'Bambola', da un cinema che 'non immagina più'. Per questo Bigas Luna ha deciso di girare un altro film in costume: si chiamerà 'Volaverunt', dal titolo di un celebre dipinto di Goya". (Michele Anselmi, 'L'Unità', 29 maggio 1998)