Canada, XIX Sec. Le due sorelle Brigitte e Ginger Fitzgerald si sono perdute nella foresta ai limiti del Mondo Conosciuto. Trovano rifugio in un fortino abitato da un gruppo di uomini molto strani che sembrano nascondere un terribile segreto, ma si rendono conto della pericolosità del luogo quando vengono attaccate da un branco di pericolosi lupi mannari. L'unica persona in grado di poterle salvare sembra essere un enigmatico cacciatore indiano, ma una delle due ragazze viene morsa da un licantropo e si trasforma lei stessa in un malvagio essere assetato di sangue...
SCHEDA FILM
Regia: Grant Harvey
Attori: Katharine Isabelle - Ginger, Emily Perkins - Brigitte, Nathaniel Arcand - Cacciatore, J.R. Bourne - James, Hugh Dillon - Reverendo Gilbert, Adrien Dorval - Seamus, Brendan Fletcher - Finn, David La Haye - Claude, Tom McCamus - Wallace Rowlands, Matthew Walker - Doc Murphy, Fabian Bird - Milo, Kirk Jarrett - Owen, David MacInnis - Cormac, Stevie Mitchell - Geoffrey, Edna Rain - Anziana
Sceneggiatura: Christina Ray, Stephen Massicotte
Fotografia: Michael Marshall
Musiche: Alex Khaskin
Montaggio: Ken Filewych
Scenografia: Todd Cherniawsky
Costumi: Alex Kavanagh
Effetti: Leo Wieser
Altri titoli:
GINGER SNAPS III: THE BEGINNING
GINGER SNAPS: THE PREQUEL
HELLWOLF: YOU WILL BE EATEN ALIVE
GINGER SNAPS 3
HELLWOLF: YOU WILL BE EATEN ALIVE
Durata: 94
Colore: C
Genere: HORROR FANTASY
Produzione: COMBUSTION INC.
Distribuzione: EAGLE PICTURES (2005)
Data uscita: 2005-07-22
CRITICA
"Solo gli appassionati del genere potranno gustare appieno questo film: anche se la distribuzione non lo annuncia, si tratta infatti di un prequel di 'Cinger Snaps' (2000) di John Fawcett, horror canadese molto curioso ma quasi ignoto in Italia su due sorelle licantrope, che aveva già avuto un seguito l'anno scorso. (...) La sceneggiatura ha una struttura un po' rozza ma anche imprevedibili sottigliezze, con le due ragazze che in fondo sono le eroine, i lupi e i mostri tutt'altro che cattivi, e gli "umani" un branco di pazzi votati all'autodistruzione. Purtroppo la regia molto piatta ha una ritmo sfilacciato e non sfrutta appieno le potenzialità della vicenda, che sarebbe un northern pieno di echi letterari (Hawthorne, le Bronte) e forse anche sociologici; ma il film è comunque superiore ai mosci horror Usa medi." (Emiliano Morreale, 'Film Tv', 2 agosto 2005)