Race Darnell è in carcere, condannato a morte per l'omicidio dell'amante della moglie. Dal carcere ha cominciato a tenere contatti epistolari con alcune donne: sono in tutto tre, alle quali scrive periodicamente. Ma un giorno per errore scambia le lettere, e senza riuscire a sapere tra chi. La conseguenza è che comincia a ricevere anonime minacce di morte che non sa a chi attribuire. Intanto l'avvocatessa che lo difende ha trovato nuove prove. Si torna in tribunale e, al termine del nuovo processo, Race viene riconosciuto innocente e assolto dall'accusa. Liberato, cerca di conoscere le donne con cui aveva avviato i contatti epistolari. Va a Brookville, nel Kansas e telefona a Judith, va a Salt Lake City e chiama Lori, quindi a Reno cerca Lita. Ma questa ricerca lo fa entrare in una progressiva spirale di violenza. Molti omicidi si succedono: Stefanie, la moglie, l'avvocatessa, Judith. Race e Lita, braccati, cercano di fuggire alla polizia. Race vorrebbe costituirsi. In un conflitto a fuoco, Lita viene ferita. Le tre donne ora non rappresentano più un pericolo. Ma Race non è più quello di prima.
SCHEDA FILM
Regia: David Carson
Attori: Patrick Swayze - Race Darnell, Gia Carides - Lita, Kim Myers - Gloria, Olivia Birkelund - Stephanie, Tina Lifford - Elizabeth, Elizabeth Ruscio - Judith Sutton, Roger E. Mosley - Horton, Bruce McGill - Brinker, Mark Rolston - O'Dell, Don Stark - Geary, Katy Selverstone - Singleton, Michael Bowen - Parker, Kevin Chamberlin - Cutler, Sam Atkinson - Morgan
Soggetto: John Foster (III) - racconto
Sceneggiatura: Shelley Miller, Nicholas Hicks-Beach
Fotografia: John A. Alonzo
Musiche: Dennis McCarthy
Montaggio: Lance Luckey
Scenografia: Stephen J. Lineweaver
Arredamento: Marvin March
Costumi: Lyn Paolo
Effetti: Adam Howard, Pop Film
Altri titoli:
Cartas de un asesino
Lettres à un tueur
Post vom Tod
Durata: 103
Colore: C
Genere: THRILLER
Tratto da: racconto di John Foster
Produzione: BERTIL OHLSSON, PETER SNELL PER J.&M. ENTERTAINMENT - LFAK INC.
Distribuzione: MEDUSA FILM (1999) - MEDUSA VIDEO
CRITICA
"Originale giallo di tale David Carson, costruito con una certa astuzia, che a una prima parte quasi geniale ne fa seguire una seconda inutilmente truce, dove l'indiscutibile tensione affoga poco a poco nel mare della violenza. Il muscoloso ex ballerino Patrick Swayze a occhio e croce sembra più adatto a maneggiare il badile che la penna: ovvero, miracolo a Hollywood". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 16 luglio 2001)