Nel 2035 la gente vive un'altra dimensione. Milioni di esseri umani si sono estinti a causa di un virus mortale che ha infettato il mondo scoperto dal virologo premio Nobel Leland Goines. La superficie della Terra è diventata inabitabile e i pochi superstiti - il virologo, la sua equipe di scienziati e un gruppo di prigionieri - vivono nelle viscere di quella che fu Philadelphia. Uno dei prigionieri, James Cole, internato per volontà di Jeffrey, il folle figlio di Leland, e ossessionato da una visione infantile, viene scelto per una spedizione nel passato alla ricerca di informazioni. Con l'aiuto della psicologa Kathryn Railly, James dovrà fare luce sulla verità: cosa è successo al mondo e da dove proviene l'immagine che lo perseguita. Ma per farlo, dovrà sconfiggere l'esercito delle 12 scimmie, capitanato proprio dal perfido Jeffrey.
SCHEDA FILM
Regia: Terry Gilliam
Attori: Bruce Willis - James Cole, Madeleine Stowe - Kathryn Railly, Brad Pitt - Jeffrey Goines, Joseph Melito - James Cole da giovane, Jon Seda - Jose, Michael Chance - Scarface, Vernon Campbell - Tiny, H. Michael Walls - Botanico, Bob Adrian - Geologo, Simon Jones - Zoologo, Carol Florence - Astrofisico, Bill Raymond - Microbiologo, Ernest Abuba - Ingegnere, Irma St. Paule - Poetessa, Joey Perillo - Detective Franki, Bruce Kirkpatrick - Primo poliziotto, Wilfred Williams - Secondo poliziotto, Rozwill Young - Billings, Nell Johnson - Infermiera di guardia, Frederick Strother - L.J. Washington, Rick Warner - Dr. Casey, Frank Gorshin - Dr. Fletcher, Anthony 'Chip' Brienza - Dr. Goodin, Joilet Harris - La madre stressata, David Morse - Dr. Peters, Charles Techman - Professore, Jann Ellis - Marilou, Lisagay Hamilton - Teddy, Felix Pire - Fale, Christopher Plummer - Dr. Leland Goines, Christopher Meloni - Tenente Halperin, Paul Meshejian - Detective Dalva, Robert O'Neill - Wayne, Joseph McKenna - Wallace
Soggetto: Chris Marker - film
Sceneggiatura: David Webb Peoples, Janet Peoples
Fotografia: Roger Pratt
Musiche: Paul Buckmaster
Montaggio: Mick Audsley
Scenografia: Jeffrey Beecroft
Arredamento: Crispian Sallis
Costumi: Julie Weiss
Effetti: Anthony Simonaitis, Kent Houston, Susi Roper, Peerless Camera Company, Cinesite
Aiuto regia: Mark Egerton
Seconda unità: John Rusk
Altri titoli:
Twelve Monkeys
L'armée des 12 singes
L'esercito delle dodici scimmie
Durata: 125
Colore: C
Genere: FANTASY
Specifiche tecniche: 35 MM (EASTMAN EXR 500T 5298), NORMALE, RANKCOLOR, 1:1.85
Tratto da: ispirato al film "La jetée" di Chris Marker
Produzione: CHARLES ROVEN PER ATLAS ENTERTAINMENT, UNIVERSAL PICTURES, CLASSICO
Distribuzione: UIP - CIC VIDEO - DVD: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ENTERTAINMENT (2010)
NOTE
- REVISIONE MINISTERO MAGGIO 1996.
- GOLDEN GLOBE 1996 A BRAD PITT COME MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA.
CRITICA
"'L'esercito delle 12 scimmie' è l'esito della strampalata congiunzione di talenti eterogenei: un film bizzarro, ma messo insieme con i mezzi che Hollywood offre di regola alle più rassicuranti produzioni miliardarie; una impresa in apparenza impossibile, quasi quanto quella di cui è incaricato l'eroe della vicenda, talché ha ragione a suo modo Frédéric Strauss su 'Cahiers du Cinéma', quando sottolinea la profonda affinità esistente fra il regista e il personaggio, entrambi deputati a convincere i rispettivi committenti su un evento secondo logica inimmaginabile. Dipanare l'intricato plot del film sarebbe un delitto. Vale la pena però di segnalare che qui non è previsto un 'Terminator' o qualche altra invenzione salvifica. Nel film regna sovrano il pessimismo dell'intelligenza e non esiste volontà in grado di bilanciarlo. Il mondo è destinato a finire, non per le nostre malefatte, come vogliono i racconti morali, ma per caso: un finale non escluso dalle ipotesi scientifiche".(Callisto Cosulich 'Avvenimenti, 29 maggio 1996).
"Nei 131 minuti del film trova posto una quantità eccessiva di episodi secondari, basti dire che tra un salto d'epoca e l'altro Willis va perfino a beccarsi una pallottola vera in una trincea della Prima Guerra Mondiale suggestivamente evocata. Non è il caso, tuttavia, di chiedere sobrietà e plausibilità a un regista esuberante e inventivo come Terry Gilliam, la cui unica preoccupazione (e non è impresa da poco) sembra quella di tradurre l'angoscia del presente in deliri del dopodomani; e venire così incontro alla nostra brama inesausta di fantastiche inquietudini". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 11 maggio 1996).
"Il paradosso più bello di questo film da 30 milioni di dollari è che nasce da un cortometraggio post-apocalittico del lontano 1962, 'La jétée' del francese Chris Marker. Naturalmente Gilliam è meno essenziale di Marker e non tutto in 'Twelve Monkeys' è perfetto, a partire da Brad Pitt nel ruolo dell'animalista schizofrenico. Ma nell'odissea dell'uomo venuto dal futuro e della bella psichiatra costretta a seguirlo, vibra un senso davvero dolente di questa fine secolo china sull'abisso del collasso ecologico. E se qualcuno ancora crede che il supermacho di 'Die Hard' non sia un attore completo, si accomodi: nell''Esercito delle 12 scimmie' Willis può anche piangere ascoltando la voce di Armstrong alla radio. E senza far sorridere lo spettatore, anzi". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 27 maggio 1996).