L'ERRORE DEL DIO CHANG

Due giovani sposi litigano dalla mattina alla sera. Come avviene, ognuno dei due si crede sacrificato, e vorrebbe prendere il posto dell'altro. Una sera, durante una delle solite contese, i loro sguardi cadono sul simulacro del Dio Chang, e ricordano che il Dio ha il potere di esaudire qualunque desiderio: esprimono allora, di comune accordo, il desiderio di scambiare tra loro le parti e le sorti. Al risveglio infatti, constatano entrambi di aver subìto una trasformazione: l'anima della moglie è entrata nel corpo del marito e viceversa. Questo fatto straordinario determina naturalmente, nei rapporti scambievoli tra i coniugi, e più nei rapporti col mondo esterno, una serie di inconvenienti e d'episodi tragi-comici, che, alla fine della giornata, fanno desiderare ad entrambi di riprendere la forma corporea, che la provvida natura aveva all'una e all'altro assegnata. Il Dio Chang, opportunamente invocato, acconsente a disfare quanto precedentemente aveva fatto; ma nell'operare di nuovo la trasformazione, dimentica che la donna portava in seno l'embrione di un'altra vita, che resta così inclusa nel corpo maschile.