Una tempesta fa naufragare in una caletta di un'isola Piccolo, il figlio del comandante di un battello da pesca, ed il cagnolino Spazzola. Deciso a ritrovare il padre e i due fratelli maggiori, sicuro com'è che venti e mare li abbiano fatti naufragare sulle stesse coste, Piccolo incontra un uomo di età molto avanzata il quale indossa un poncho e un grande cappello di paglia. L'isola è quella di Caprera e il vegliardo, che vive in solitudine attorniato da quattro animali (il cavallo Quarto, il gattone Radetzky, la bizzosa capra Caprera e Piemonte, un pappagallo brasiliano), racconta di aver conosciuto Garibaldi. Nelle 24 ore necessarie per ritrovare i suoi cari, il bambino ascolta le parole semplici del vegliardo, che per lui riepiloga le vicende della storia d'Italia, contesa fra le grandi Potenze Europee. Poi le avventure del giovane eroe nato a Nizza quando andò in Brasile; la conoscenza di Anita, in seguito divenuta sua sposa; il trasferimento dei due in continente al momento delle vicissitudini della neonata Repubblica Romana; la morte di Anita nelle paludi di Ravenna; la spedizione dei mille garibaldini in Sicilia e, infine, i precedenti, gli Uomini e gli eventi dell'Italia e dell'unità del paese. L'ingenuo, ma attento Piccolo apprende infine stupito dal padre, ritrovato con i fratelli in salvo sulle coste dell'isola, che il vecchio ed amabile narratore è proprio Giuseppe Garibaldi, l'eroe dei Due Mondi, che saluta i suoi ospiti in partenza, restando solo con gli amici animali a vegliare sulla Patria al di là del mare.
SCHEDA FILM
Regia: Guido Manuli
Soggetto: Guido Manuli
Sceneggiatura: Guido Manuli, Maurizio Nichetti
Fotografia: Victor Togliani
Musiche: Stefano Pulga, Pino Santapaga
Montaggio: Rita Rossi
Scenografia: Paolo Albicocco, Giorgio Forlani
Effetti: Giorgio Ghisolfi
Durata: 82
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Specifiche tecniche: NORMALE
Produzione: ISTITUTO LUCE, RAI DUE
Distribuzione: ISTITUTO LUCE IN COLLABORAZIONE CON RAI DUE - (1994) VIDEO CLUB LUCE
NOTE
- DISEGNI E ANIMAZIONE: WALTER CAVAZZUTI, MICHEL FEZELLIER.
- CONSULENZA STORICA: GUIDO GEROSA.
- LA VOCE DI GARIBALDI E' DI GIANNI MUSY.
- REVISIONE MINISTERO GENNAIO 1995
CRITICA
"Comunque i giochi e le figurine di contorno. nelle pagine di Caprera sono abbastanza godibili e il pubblico infantile (e scolastico) cui il cartoon in definitiva, è destinato vi troverà di certo qualche occasione di svago. E se le pagine seriose, invece, non convincono il critico, almeno serviranno ai bambini per saper tutto (o quasi) del generale Giuseppe Garibaldi." (Gian Luigi Rondi, "Il Tempo", 28 Dicembre 1994)
"Col fulmineo prologo che precede i titoli di testa (la biografia dell'eroe in 5-6 minuti), e la parte storico-didattica, distinta dall'altra anche nella grafica, rivolta esplicitamente a un pubblico di ragazzi, anzi di bambini, ossia di spettatori ignari. Il che spiega una premedita ingenuità e un'accanita ricerca della semplicità che possono sembrare oleografiche a livello figurativo, agiografiche a quello narrativo. 'L'eroe dei due mondi' è un film propedeutico. Tecnicamente apprezzabile anche a livello sonoro, è da gustare soprattutto per il brio delle gag comiche e dinamiche e la garbata caratterizzazione antropomorfica degli animali. Le musiche sono di un altro Peppino, il Verdi di Busseto, la consulenza storica di Guido Gerosa." (Morando Morandini, "Il Giorno", 27 Dicembre 1994)
"'L'Eroe dei due mondi', il cui soggetto e sceneggiatura sono stati scritti a quattro mani da Manuli e Nichetti, coniuga felicemente la necessità di spiegare le vicende che portarono all'unità d'Italia, con l'intrattenimento che un film, sia pure didattico, deve offrire al pubblico. L'idea di Manuli è semplice quanto efficace: affidata a Manfredo Manfredi (uno dei maestri del cartoon made in Italy) la realizzazione delle parti più strettamente storiche della pellicola, ha ottenuto una immediata differenziazione grafica dei piani di lettura di quest'opera, così, Garibaldi invecchiato e dal segno piacevolmente caricaturale, narra ad un piccolo naufrago, grazie al tratto realistico di Manfredi, le vicende che lo trasformano nell'eroe dei libri di storia." (Oscar Cosulich, "la Repubblica", 8 Gennaio 1995)