A Besançon, in Francia, durante l'occupazione tedesca durante il secondo conflitto mondiale, una giovane vedova, Barny, madre di una bambina, entra un giorno in una Chiesa al fine di esternare in confessione la propria ostilità per la religione cattolica. Il sacerdote, padre Morin, si interessa subito alla donna, comprendendo che questa, un tempo cattolica, aveva perduto la fede. Le presta dei libri, ne discute poi il contenuto, la sollecita ad interessarsi di più al mondo che la circonda. Il prete, poco a poco la riavvicina al cattolicesimo, riuscendo, nello stesso tempo, a combattere efficacemente l'attrazione sentimentale che Barny aveva provato, in un momento di sconforto, per lui.
SCHEDA FILM
Regia: Jean-Pierre Melville
Attori: Jean-Paul Belmondo - Leon Morin, Emmanuelle Riva - Barny, Irène Tunc - Christine, Nicole Mirel - Sabine, Gisèle Grimm - Lucienne, Marco Behar - Edelman, Monique Bertho - Marion, Monique Hennessy - Arlette, Madeleine Ganne - Betty, Gérard Buhr - Gunther, Patricia Gozzi - France, Marielle Gozzi - France da grande, Adeline Aucoc - Vecchia signora, Edith Loria - Danielle, Saint-Eve - Il Curato, Ernest Varial - Il Direttore, Howard Vernon - Il Colonello, Nelly Pitorre - Segretaria, Simone Vannier - Segretaria, Cedric Grand - Soldato americano, Volker Schlöndorff - Sentinella tedesca, Marc Heyraud, Rene' Liques, George Lambert, Chantal Gozzi, Nina Grégoire, Micheline Schererre
Soggetto: Beatrice Beck
Sceneggiatura: Jean-Pierre Melville
Fotografia: Henri Decaë
Musiche: Daniel Solal
Montaggio: Marie-Josèphe Yoyotte, Jacqueline Meppiel, Nadine Trintignant
Scenografia: Daniel Guéret
Aiuto regia: Volker Schlöndorff
Altri titoli:
La carne e l'anima
Durata: 130
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM, SFERICO
Tratto da: romanzo omonimo di Béatrix Beck
Produzione: CARLO PONTI E GEORGES DE BEAUREGARD PER ROME PARIS-FILM, CONCORDIA COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: CINERIZ
NOTE
- PRIMA PROIEZIONE A PARIGI 22 SETTEMBRE 1961.
- PRESENTATO FUORI CONCORSO ALLA XXII MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (1961). GRAND PRIX DELLA CITTA' DI VENEZIA.
CRITICA
"Il tema centrale del film illumina alcuni aspetti essenziali della vita religiosa, della missione sacerdotale, della catechesi e della vita sacramentale. Seguendo lo scabroso itinerario di una donna dal cuore e dai sensi turbati, alla ricerca di Dio, viene presentata una figura di sacerdote cattolico austero, non conformista e dal comportamento talvolta imprudente. Uno sottile venatura di erotismo pervade molte pagine del film." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 52, 1962)