Tulse Luper è un grande viaggiatore e un assiduo frequentatore di carceri. La storia viene raccontata attraverso il ritrovamento di 92 valigie appartenenti a Luper. Ognuna di queste è stata lasciata in ogni posto visitato dal misterioso e stravagante viaggiatore. Ogni valigia ha un carico differente: oggetti strani, lingotti appartenenti all'oro nazista, raccolte pornografiche provenienti dal Vaticano.
SCHEDA FILM
Regia: Peter Greenaway
Attori: JJ Feild - Tulse Luper, Drew Mulligan - Martino Knockavelli, Yorick van Wageningen - Julian Lephrenic, Kevin Tighe - Gottschalk, Scot Williams - Percy Hockmeister, Tom Bower - Tom Fender, Caroline Dhavernas - Passion, Michele Bernier - Sophie Van Osterhuis, Steven Mackintosh - Zeloty, Deborah Harry - Fastidieux, Jack Wouterse - Van Hoyten, Jordi Mollà - Palmerion, Valentina Cervi - Cissie Colpitts, Isabella Rossellini - Sig.ra Moitessier, Ronald Pickup - Sig. Moitessier, Keram Malicki-Sánchez - Virgil De Selincourt, Nigel Terry, Don Johnson, William Hurt, Vincent Gallo, Kathy Bates, Victoria Abril, Raymond J. Barry, Rossy de Palma, Amanda Plummer, Molly Ringwald, Naim Thomas, Ana Torrent, Leslie Woodhall, Madonna , Franka Potente
Soggetto: Peter Greenaway
Sceneggiatura: Peter Greenaway
Fotografia: Reinier van Brummelen
Musiche: Borut Krzisnik
Montaggio: Elmer Leupen, Chris Wyatt
Scenografia: Pirra Jesus Lorenzo, Davide Bassan, Bettina Schmidt, Márton Ágh, Billy Lelieveld
Costumi: Andrea Flesch, Beatrice Giannini
Effetti: Francesco Paglia
Altri titoli:
Las maletas de Tulse Luper: La historia de Moab
Durata: 127
Colore: C
Genere: THRILLER AVVENTURA DRAMMATICO ROMANTICO GUERRA
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: ABS PRODUCTION, DELUX PRODUCTIONS, FOCUSFILM KFT, GAM FILMS, KASANDER, STUDIO 12-A, KSASANDER FILM COMPANY
Distribuzione: ISTITUTO LUCE
Data uscita: 2004-01-23
NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO AL 56MO FESTIVAL DI CANNES (2003).
- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E DELLA DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA.
- PRESENTATO ALLA 60° MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2003) COME 'EVENTO SPECIALE'.
CRITICA
"Il cineasta-pittore britannico, ormai più pittore che cineasta, sembra totalmente convertito agli effetti digitali, al punto di ripudiare l'uso tradizionale della pellicola. Sull'esile traccia narrativa delle peregrinazioni di tale Tulse Luper, che va alla ricerca di città invisibili passando da una prigione all'altra, Greenaway inanella in un mosaico di immagini eterogenee, moltiplica gli schermi dentro lo schermo, apre un'infinità di capitoli didattici (alla fine saranno 92) dedicati ciascuno al contenuto di una valigia, si abbandona a deliri solipsistici 'arty' che magari delizieranno pochi estimatori, ma risultano micidiali per qualsiasi spettatore dotato di normali aspettative sul cinema. Cinema che il regista, del resto, rinnega esplicitamente, convinto che spetti a lui la missione di rinnovarlo da cima a fondo". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 25 maggio 2003)
"Per chi lavora Peter Greenaway? Per il pubblico, certamente no. Per i critici nemmeno, stanchi ormai come siamo di seguire il regista nelle sue elucubrazioni. Si potrebbe dire che il maestro inglese opera per un ristretto club di raffinati degustatori di rarità. Ma esistono? I risultati al botteghino degli ultimi film fanno pensare che siano pochini. Di fronte a 'Le valigie di Tulse Luper', prima parte di un'annunciata trilogia, l'ipotesi più valida è che Greenaway gira per Greenaway: ossia per il gusto di farlo. Simulando un impegno romanzesco di vasto respiro in uno svariare di sfondi e figure, il film narra le avventure di un personaggio sempre di corsa dal 1922 alla Seconda Guerra Mondiale. Fare e disfare le valigie di Tulse Luper sarà un divertimento da gustare anche via Internet, promette l'autore. Ma salvo verifica alle prossime tappe, per ora l'impressione è che si diverta solo lui." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 24 gennaio 2004)