Gli ultimi giorni del Presidente francese François Mitterrand visti attraverso gli occhi di un giovane giornalista entusiasta che spera di poter ricavare lezioni di vita da un campione del socialismo. Il Presidente però, come un monarca assoluto arrivato alla fine di un lungo cammino, sembra essere ricco solo di dubbi e il socialismo stesso sembra essere in punto di morte.
SCHEDA FILM
Regia: Robert Guédiguian
Attori: Michel Bouquet - Il Presidente, Jalil Lespert - Antoine Moreau, Philippe Fretun - Dottor Jeantot, Anne Cantineau - Jeanne, Sarah Grappin - Judith, Catherine Salviat - Mado, madre di Jeanne, Jean-Claude Frissung - René, padre di Jeanne, Philippe Lemercier - Fleury, Serge Kribus - Riou, l'autista, Grégoire Oestermann - Garland, Philippe Lehembre - Chazelles, Istvan Van Heuverzwyn - Deletraz, Beatrice Bruno - Thérèse Manicourt, Geneviève Casile - Simone Picard, Gisèle Casadesus - Sorella di Simon Picard, Christelle Tual - Sig.ra Pasquier, agente immobiliare, Jean-Claude Bourbault - Libraio, Arnaud Klein - Giornalista, Agathe Dronne, Antoine Mathieu, Remy Darcy
Soggetto: Georges-Marc Benamou
Sceneggiatura: Georges-Marc Benamou, Gilles Taurand
Fotografia: Renato Berta
Montaggio: Bernard Sasia
Scenografia: Michel Vandestien
Costumi: Juliette Chanaud
Altri titoli:
Le dernier Mitterrand
Durata: 117
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: libro "Le dernier Mitterrand" di Georges-Marc Benamou
Produzione: ROBERT GUEIGUIAN, FRANK LE WITA, MARC DE BAYSER PER FILM OBLIGE, AGAT FILMS & CIE, ARTE FRANCE CINEMA, CANAL+, CNC, REGION ILE-DE-FRANCE, COFIMAGE 15, PROCIREP, ANGOA-ANGICOA
Distribuzione: BIM
Data uscita: 2005-03-11
NOTE
- PREMIO CESAR 2006 PER MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA A MICHEL BOUQUET.
CRITICA
"Il francese 'Le promeneur du Champ de Mars' vanta la sublime immedesimazione del veterano Michel Bouquet nel ruolo del Presidente François Mitterrand giunto all'ultimo biennio della propria vita. Trasponendo il libro di G.M. Benamou che ha suscitato un aspro dibattito in patria, il regista marsigliese d'estrema sinistra Robert Guédiguian ha però calcato la mano sulla vocazione, per così dire, berlingueriana del leader socialista, relegando ai margini del film le contraddizioni, i dilemmi e gli errori che ne segnarono la storica leadership. Il faccia a faccia tra il coltissimo e astuto moribondo e il giornalista idealista chiamato a registrarne la biografia finisce con lo sciupare, così, un'ampia quota della sua sottile complessità drammaturgica." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 15 febbraio 2005)
"Il Mitterrand malato di Robert Guédiguian, ispirato al libro-testimonianza di Georges-Marc Benamou, è un'autentica sorpresa. Un miracolo di umanità e di intelligenza. Un film che spiazza ed avvince proprio perché sottrae il potente alla sua cornice obbligata - l'esercizio del Potere - per concentrarsi invece su un momento di trapasso. Nella vita e nella politica. (...) Naturalmente questo approccio tutto privato, il privato di un grande statista morente e quello di un giovane giornalista con una moglie incinta e dei suoceri comunisti, farà sorridere gli schiavi della realpolitik e i cacciatori di scoop. Ma se si guarda bene dal fornire verità definitive sui lati più oscuri del politico, Guédiguian allestisce, attraverso lo strepitoso Mitterrand di Michel Bouquet, una sontuosa cerimonia degli addii. L'addio di Mitterrand alla vita, naturalmente. Ma anche il nostro addio a Mitterrand e a una stagione politica che aveva ancora passione e fede in un futuro diverso. 'Sono l'ultimo grande presidente. Dopo di me verranno finanzieri e contabili...'. Anche per questo il film emoziona tanto." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 11 marzo 2005)
"'Au secours, Mitterrand revient!' è l'allarme lanciato da 'Les Inrockuptibles'; e considerate le dispettose abitudini del settimanale sembra annunciare una sonora stroncatura del film 'Le passeggiate del Campo di Marte', rievocante passione e morte di colui che fu il presidente della Francia dal 1981 al 1995. A sorpresa, invece, lo strillo di copertina rivela la sua natura scherzosa introducendo un rispettoso ed esauriente servizio che partendo dalla pellicola prende in esame una figura ormai storica. (...) 'Le passeggiate del Campo di Marte' getta uno sguardo nostalgico sul crepuscolo di un mondo. Al libro da cui deriva, 'Le dernier Mitterrand' di Georges Marc-Benamou (Plon), il copione aggiunge un controcanto fittizio delineando le vicende private del giovane intervistatore. In occasione della presentazione del film alla Berlinale, qualcuno ha scritto che il personaggio del giornalista rappresenta il punto debole di un film per altri aspetti riuscito. È invece probabile che trasferire almeno in parte l'azione sul terreno della fantasia eviti le aridità del docudrama e contribuisca a un fecondo disimpegno dal modello reale." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 12 marzo 2005)
"Docu-film ispirato e intelligente in cui il sommo 79enne Michel Bouquet pare l' unico Mitterrand autorizzato. Come il Gattopardo prevede dopo di lui solo mediocri finanzieri e contabili, passeggia nell' intonso Eliseo, visita i marmi barocchi di Chartres, cita Hugo, la Duras, Groddeck e sogna un pranzo con Julia Roberts a New York." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 19 marzo 2005)