Ian Stone è un ragazzo americano di belle speranze. Una sera, mentre torna a casa in auto, si imbatte in un corpo inerte adagiato sull'asfalto. Ian scende dall'auto per capire meglio la situazione, ma viene attaccato da quello che si rivela essere un cadavere vivente e muore travolto da un treno in corsa. Tuttavia, questa sarà solo la prima delle orribili morti che dovrà affrontare. Ian, infatti, torna in vita dopo ogni decesso, ma in un luogo e in una situazione a lui estranei e con la consapevolezza che alla stessa ora arriverà qualche oscura presenza a provocare la sua morte. Tutto ciò potrà terminare solo se riuscirà a trovare qualcuno in grado di aiutarlo ad evitare la sua ultima, tragica, fine.
SCHEDA FILM
Regia: Dario Piana
Attori: Mike Vogel - Ian Stone, Andrew Buchan - Ryan, Christina Cole - Jenny, Michael Dixon - Brad Kopple, Michael Feast - Gray, Jaime Murray - Medea, James Bartle, Jason Durran
Soggetto: Brendan William Hood
Sceneggiatura: Brendan William Hood
Fotografia: Stefano Morcaldo
Musiche: Elia Cmiral
Montaggio: Celia Haining
Scenografia: Amanda McArthur
Arredamento: Bridget Menzies
Costumi: Nancy Thompson
Effetti: Elements Special Effects Ltd., Stan Winston Digital
Durata: 87
Colore: C
Genere: THRILLER HORROR
Produzione: STAN WINSTON PRODUCTIONS, ODYSSEY ENTERTAINMENT, ISLE OF MAN FILM COMMISSION, SWFX
Distribuzione: MEDUSA (2008)
Data uscita: 2008-07-18
TRAILER
CRITICA
"Prodotto a basso costo da Stan Winston, mago del trucco, e girato da Dario Piana, pluripremiato regista italiano di spot, si basa su un'idea intrigante, ma è realizzato come tanti altri." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 18 luglio 2008)
"'Le morti di Ian Stone' è un horror estivo sceneggiato da Brenda Hood e costruito per sommatoria di parti: un po' la versione incubo della commedia 'Ricomincio da capo'; una certa quantità di splatter, da 'Saw l'enigmista' in poi; dosi omeopatiche del giovanilistico 'Final Destination'; look scippato a 'Matrix'. E, tanto per non chiudere senza un concetto, la morale della favola 'vivi come se dovessi morire oggi'." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 18 luglio 2008)