Nella villa di Gioia, una vedova ancora molto giovane, proprietaria di una rivista per soli uomini, che gestisce aiutata dal fratello Toni e da Ewelin, una redattrice, viene barbaramente assassinata Kim una fotomodella. Testimone del delitto è Marco, un ragazzo paralizzato che, dalla villa adiacente, dove passa le sue giornate tra armi e cannocchiali (oltre che a fare telefonate indecenti alla bella Gioia) dice alla Polizia di aver visto una figura dai capelli biondi. Le vittime si susseguono: e dopo ogni delitto viene inviata a Gioia una foto della vittima, un macabro fotomontaggio con lei nello sfondo. I sospetti si accentrano su Flora proprietaria di una rivista concorrente, invidiosa della bellezza e del successo di Gioia da lei un tempo ambiguamente protetta e che ha acquistato il mensile di Gioia. Costei è sconvolta e periodicamente terrorizzata dal misterioso criminale come ultima vittima predestinata. Malgrado altri delitti Gioia riuscirà a salvarsi e il colpevole è Toni il fratello geloso, sadico e accecato da insana passione per lei e la sua procace avvenenza, il quale sarà ucciso da una fucilata da parte del ragazzo paralizzato, ma tempestivo.
SCHEDA FILM
Regia: Lamberto Bava
Attori: Capucine - Flora, Vanni Corbellini, Serena Grandi - Gioia, Katrine Michelsen, Daria Nicolodi, Luigi Montefiori, Sabrina Salerno, Lino Salemme, Karl Zinny, David Brandon
Soggetto: Luciano Martino
Sceneggiatura: Gianfranco Clerici, Daniele Stroppa
Fotografia: Gianlorenzo Battaglia
Musiche: Simon Boswell
Montaggio: Mauro Bonanni
Durata: 94
Colore: C
Genere: THRILLER
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Produzione: DEVON FILM, DANIA FILM, MEDUSA DISTRIBUZIONE, FILMES INTERNATIONAL, DANIA CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: MEDUSA DISTRIBUZIONE (1987) - AVO FILM
CRITICA
"Giallaccio senza logica né suspense, firmato da Lamberto Bava, degenere figlio di Mario ('I tre volti della paura' è uno dei migliori thriller italiani): goffo e pure pretenzioso, rivaluta ampiamente le semigeniali farneticazioni di Dario Argento. Serena Grandi e Sabrina Salerno, le vere assi portanti del film, sembrano gemelle per do di petto e inespressività. Beati, almeno al cinema, i minori di 14 anni, ai quali il film è vietato." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 1 ottobre 2004)