Le donne non vogliono più

ITALIA 1993
Francesca e Luca sono una coppia ormai collaudata e all'apparenza felice. Ma, mentre Luca comincia a sentirsi pronto a diventare padre, Francesca non se la sente di rinunciare alle conquiste che ha ottenuto, alla propria indipendenza, al suo lavoro. Il desiderio di paternità di Luca si materializza pian piano fino a diventare un'ossessione. Crede di aver trovato una valida alternativa prima in una collega single, poi in una coppia di donne che stanno insieme da tempo e che, tra i molti interrogativi, vorrebbero un figlio. Non tutto è semplice come sembra. È giusto fino in fondo concepire un figlio senza una figura maschile accanto? E tra chi vuole un figlio e chi no, chi è il vero egoista?
SCHEDA FILM

Regia: Pino Quartullo

Attori: Pino Quartullo - Luca, Antonella Ponziani - Ricky, Francesca Reggiani - Marta, Chiara Noschese - Ragazza psicologa, Bedy Moratti - Dott.ssa Pieraccini, Giuseppe Pianviti - Gaetano, Patrizia Loreti - Infermiera Patrizia, Lucrezia Lante della Rovere - Francesca, Rosalinda Celentano - Claudia, Pietro De Silva - Tecnico, Giuseppe Antonelli - Sandro, Alessandra Acciai - Ragazza Vespone, Jane Alexander (II), Alessio Maliandi

Soggetto: Riccardo Reim, Piero Di Pasquale, Pino Quartullo

Sceneggiatura: Luca D'Ascanio, Claudio Masenza, Pino Quartullo

Fotografia: Danilo Desideri

Musiche: Stefano Reale

Montaggio: Angelo Curi

Scenografia: Mariangela Capuano

Costumi: Raoul Settimelli

Altri titoli:

Women don't want to

Durata: 99

Colore: C

Genere: GROTTESCO

Specifiche tecniche: PANORAMICA

Produzione: MARIO E VITTORIO CECCHI GORI PER OFFICINA CINEMATOGRAFICA

Distribuzione: PENTA - CECCHI GORI HOME VIDEO

NOTE
- REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 1993.

- IL FILM E' STATO PUBBLICIZZATO UTILIZZANDO IL TAGLIO OPERATO DALLA CENSURA DI UN BACIO TRA LA PONZIANI E LA CELENTANO.
CRITICA
"Sguaiata commedia numero due del supponente neoregista Pino Quartullo che inscena un grottesco, irritante e ben poco spiritoso gioco degli equivoci, rimpinzato fino all'orlo del solito implacabile romanesco pedaggio obbligatorio per i film girati a Cinecittà. Lo sboccatissimo autore è senz'altro meglio come attore, se non altro ha un sorriso simpatico". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 13 ottobre 2000).

"Un argomento di attualità che poteva benissimo essere soggetto per una garbata commedia, o di un film di vigoroso impegno sociale, viene banalizzato ed involgarito oltre misura con l'evidente scopo, evidenziato da un florilegio di battute da trivio, di indurre nella risatella ebete o nello sghignazzo le attuali platee". (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 116, 1993).