TRAMA BREVE
A Kingdom Come, un piccolo paese della Sierra Nevada la vita cambia di colpo quando arrivano Elena, sua figlia Hope e Dalglish, incaricato di disegnare il tracciato di una nuova linea ferroviaria. Elena - tornata nel suo paese d'origine a causa di una brutta malattia - incontra il suo ex marito che venti anni prima ha venduto lei e la loro figlia in cambio di una miniera d'oro. Mentre tra Dalglish e Hope scoppia l'amore a prima vista, Elena viene di nuovo corteggiata dall'ex marito che, pentito per quanto accaduto anni prima, è adesso pronto a riprendere la vita comune.
TRAMA LUNGA
1867, Sierra Nevada, California. A vent'anni circa dall'inizio della corsa all'oro, molte cose sono cambiate. A Kingdom, una delle tante cittadine nate per dare ospitalità ai disperati arrivati da ogni parte, il capo riconosciuto è Daniel Dillon, ex pioniere ed ora proprietario di quasi tutto: saloon, banca, miniera, casa d'appuntamenti. La sua posizione gli ha permesso di conquistare i favori di Lucy, tenutaria del bordello. Un giorno in paese arriva Dalglish, giovane ingegnere delle ferrovie, per esaminare la possibilità di far passare da lì la strada ferrata. Con lui arrivano Elena, e la figlia Hope. Pochi giorni dopo, Hope è invitata a casa Dillon. Qualcuno sussurra che Hope sia la figlia di Dillon. La voce è esatta. Elena, molto malata, va da lui e chiede un risarcimento per la figlia. Dillon, preso dal rimorso, comunica a Lucy la decisione di lasciarla e darle il locale. Poi dice a Elena che vuole sposarla, e fare da padre ad Hope a patto che lei non sappia quello che lui ha combinato. Elena accetta e i due si sposano. Dalglish intanto ha concluso che per la ferrovia è più indicato il percorso a valle. Dillon si sente tradito e si infuria. Il saloon e la tabaccheria chiudono. Tutti cominciano a spostarsi più giù, verso la pianura. Elena muore in seguito alla malattia. Hope vuole partire, e allora Dillon le dice di essere suo padre, e che anni prima la vendette in cambio dell'oro necessario per cominciare l'attività. Dopo questa confessione, Dillon dà fuoco alla città. Dal basso vedono le fiamme, lo cercano. Hope lo vede bruciato nella neve: "Svegliati, papà", ma ormai é morto. L'oro che aveva nascosto viene fuori e tutti si lanciano al recupero. Dalglish e Hope vanno via insieme.
SCHEDA FILM
Regia: Michael Winterbottom
Attori: Peter Mullan - Daniel Dillon, Sarah Polley - Hope, Wes Bentley - Donald, Milla Jovovich - Lucia, Nastassja Kinski - Elena, Tom McCamus - Burn, Randy Birch - Il Prete, Marie Brassard - Sue La Francese, Bill Chesterman - Mr. Timpson, Artur Ciastkowski - Delaney, Phillipa Peak - Sarah, David Lereaney - Attore Al Saloon, Shirley Henderson - Annie, Julian Richings - Bellanger, Sean McGinley - Sweetley
Soggetto: Frank Cottrell Boyce
Sceneggiatura: Frank Cottrell Boyce
Fotografia: Alwin Küchler
Musiche: Michael Nyman
Montaggio: Trevor Waite
Scenografia: Mark Tildesley, Ken Rempel
Effetti: Maurice Routely, James Paradis
Altri titoli:
Le Maître de Kingdom Come
Rédemption
Durata: 120
Colore: C
Genere: DRAMMATICO WESTERN
Tratto da: romanzo di Thomas Hardy "The Mayor of Casterbridge"
Produzione: ALLIANCE ATLANTIS COMUNICATIONS - ARTS COUNSIL OF ENGLAND - BBC - DB ENTERTAINMENT - GROSVENOR PARK PRODUCTIONS - LO STUDIO CANAL + - PATHE' PICTURES - REVOLUTION FILMS
Distribuzione: 20TH CENTURY FOX (2001)
Data uscita: 2001-07-13
CRITICA
"Staccandosi dal tono epico di film come 'Il cavallo d'acciaio' di Ford o 'La via dei giganti' di De Mille, 'The Claim' si presenta come una sorta di anti-western intriso di fatica, violenza e desolazione. Straordinaria prova di collaborazione fra art director, arredatore, costumista e fotografo, impone l'immagine del borgo selvaggio nato dalla volontà di un pioniere e smantellato in poche ore quando arriva la notizia che la ferrovia passerà altrove. Nel riproporre un'ambientazione di cui il cinema ha offerto infinite variazioni, Winterbottom riesce ad evitare il luogo comune in una ricerca della verità documentaria". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 18 febbraio 2001).
"Tra pionieri arricchiti, cercatori falliti e puttane dal cuore d'oro, l'ambizioso kolossal rimane incagliato nel ghiaccio sul quale si poggia. Il regista non riesce a sciogliersi e il sopravvento si fa freddo come la morte. Un'operazione solo a tratti suggestiva (l'ambientazione è ricca e mostra i soldi spesi), salvata in extremis da un intonato coro attoriale dove lo scozzese Mullan dà lezioni al giovane Bentley, e dove tre donne (Kinski, Polley, Jovovich) assicurano contro la noia". (Aldo Fittante, 'Film tv', 29 luglio 2001)